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Cronaca

Aids, eterosessuali e 40enni: ecco chi sono i nuovi contagiati dall’Hiv

Il responsabile Ars: “I giovani utilizzano meno il preservativo”

Il viso scavato di Freddie Mercury nella sua ultima apparizione video, in “These Are The Days Of Our Lives”, ha rappresentato per anni le sofferenze provocate dall’Aids. Mercury si spense poco dopo aver girato questo videoclip. Era il 1991, l’Aids era ancora una malattia che faceva paura sebbene buona parte della società credesse che la potessero contrarre solo gli omosessuali e gli eroinomani. Oggi, dopo 26 anni, non si muore quasi più di Aids ma le persone hanno abbassato la guardia. In Toscana ci sono almeno 300 nuovi casi di Hiv riscontrati ogni anno dall’Ars. “La maggioranza dei contagiati sono uomini eterosessuali tra i 35 e i 45 anni”, afferma il Dott. Fabio Voller coordinatore dell’osservatorio epidemiologia dell’Ars. Il test dell’Hiv è gratuito e anonimo in tutte le strutture sanitarie. Lo scorso anno è stato messo in commercio anche un kit fai da te acquistabile in farmacia.

Dott. Voller quanti casi di Hiv ci sono ogni anno in Toscana?
"Dal 2009 è obbligatorio il registro del virus, per quanto riguarda l’Aids invece questo è stato predisposto sin dal 1987. In questi otto anni in media abbiamo registrato 300 nuovi contagi all’anno. La popolazione che contrae il virus è cambiata: molti eterosessuali tra i 35 e i 45 anni. E’ una fase della vita in cui possono venir meno i rapporti solidi e stabilizzati. Spesso sono frequentatori di prostitute e sono proprio loro a chiedere di non usare protezioni.  Abbiamo inoltre una popolazione sommersa che non sa di averlo". 

Per quanto riguarda invece la malattia?
"Non è detto che i contagiati sviluppino poi l’Aids. Circa 4 mila 700 persone si sono ammalate in Toscana dal 1987 ad oggi. Molti non ce l’hanno fatta. Però c’è un dato positivo: ci sono molti meno casi pediatrici".

L’Aids oggi fa meno paura
"Sì perché è raro morire di questa malattia. Non esiste una cura, non si guarisce mai. Però la medicina ha fatto passi in avanti, i farmaci antiretrovirali permettono di vivere più a lungo agli ammalati".  

E tra i giovanissimi?
"Facciamo molta prevenzione nelle scuole. Dal 2005 e il 2015 il 15% degli studenti toscani ci ha confessato di non usare il profilattico e di avere rapporti con partner occasionali. I giovani non hanno chiaro cosa sono le malattie sessuali. Le ragazze prendono la pillola per non rimanere incinta. Credono che l'unica conseguenza negaativa del sesso sia una gravidanza non gradita. Devono capie che utilizzando il preservativo scongiurano la possibilità di prendere l'Hiv ma anche altre malattie gravi come l'epatite".

Quanto è importante fare il test per scoprire di essere sieropositivo?
"L'infezione da Hiv può essere del tutto asintomatica per molti anni, ciò che deve condurre una persona ad eseguire il test non è la presenza di sintomi, ma semplicemente la consapevolezza di aver avuto un rapporto a rischio. Così sarà possibile ottenere una migliore risposta alle terapie attraverso le quali oggi è possibile bloccare l'evoluzione della malattia".

Oggi è la Giornata mondiale per la lotta all’Aids, cosa avete in programma?
"Saremo al Teatro della compagnia (via Cavour) con Regione Toscana, Comune di Firenze e Asl centro. Qui incontreremo tutti gli studenti di Firenze per fare comunicazione divulgativa e prevenzione".
 

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