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Cronaca Scandicci

Allenatore aggredito dopo Scandicci-Real Forte Querceta: scatta il daspo per un 46enne

L'episodio è accaduto domenica 22 gennaio al termine della gara valida per il campionato di Serie D

Mercoledì i carabinieri di Scandicci hanno notificato un divieto di accedere a manifestazione sportiva a carico di un 46enne di Firenze. Il provvedimento, della durata di due anni ed emesso dalla questura di Firenze su proposta dei militari, deriva da una lite avvenuta il 22 gennaio scorso al termine dell'incontro di calcio tra lo Scandicci e il Real Forte Querceta, gara valida per la ventiduesima giornata del campionato di Serie D girone D. 

Al centro dell'episodio l'allenatore della formazione lucchese, Simone Venturi, finito in ospedale con una prognosi di sette giorni per essere stato aggredito “all'interno del recinto di gara insieme a due calciatori bianconerazzurri”. Le versioni fin da subito sono state contrastanti. Sull'episodio la società dello Scandicci ha preferito non esporsi, lasciando parola ad un comunicato stampa dove i fiorentini contestavano la ricostruzione dei fatti così come descritta dalla società Real Forte Querceta, augurando al contempo una pronta guarigione al tecnico aggredito. 

Diversa la risposta del Querceta, che ha commentato così la notifica del daspo: “Il provvedimento dimostra che qualcosa è successo – afferma Allessandro Donati, direttore generale della società -. Non abbiamo neanche replicato al comunicato stampa dello Scandicci, perché le forze dell'ordine hanno visto l'accaduto, altrimenti non sarebbe stato emanato un daspo. Detto questo, la nostra linea è che a oggi ci sono le due autorità competenti che si stanno occupando del caso. Una sotto l'aspetto penale, che riguarda il nostro allenatore e chi l'ha aggredito e l'altro sotto l'aspetto sportivo, in quanto abbiamo fatto un esposto alla Figc”.

Un episodio partito negli ultimi minuti della gara e poi proseguito dopo il fischio finale: “Al gol del 2-1 dello Scandicci un giocatore è venuto di fronte alla nostra panchina a esultare – aggiunge Donati -, alla quale è seguita una reazione altrettanto sbagliata di un nostro giocatore, che è stato giustamente espulso, prendendo due giornate di squalifica. In ogni caso la partita era stata messa sotto controllo, dato che altre espulsioni non ce ne sono state. Dopodiché questo giocatore, che si trovava negli spogliatoi in quanto espulso, è stato aggredito per primo. Il mister si è trovato nelle circostanze di quest'aggressione, ricevendo un pugno in faccia dalla persona che poi ha ricevuto il daspo. Sono nel calcio da anni, ma non ho mai visto una persona che è entrata da fuori e ha aggredito un tesserato. Da parte dello Scandicci è solo arrivata una telefonata del presidente Rorandelli al nostro amministratore delegato, dicendogli che lui non era presente allo stadio e di non poter esser certo di sapere quello che era successo. Dopodiché con loro non ci siamo sentiti. Sarebbe stato più corretto prendere atto di quello che è successo,  nel bene e nel male, anche se poi ognuno  rimaneva della propria opinione”.

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