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Cronaca

Carcere di Sollicciano: poliziotto aggredito da un detenuto

Chiesta dal sindacato la dotazione dello spray urticante per i poliziotti penitenziari. Il Sappe: "Sollicciano è allo sbando. Via direttore e comandante"

Sollicciano ancora al centro delle cronache. Ieri, riferisce il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (SAPPE), un poliziotto è stato aggredito da un detenuto. Inoltre, sempre nella giornata di ieri, un altro recluso ha creato un po’ di scompiglio tra le mura del carcere rimanendo fuori dalla cella in segno di protesta.

“Ieri si è verificata l’ennesima aggressione nei confronti del personale del Corpo di polizia penitenziaria. Un detenuto ha colpito e ferito, senza alcun ragionevole motivo, l’agente di servizio nella sezione detentiva. E' solo grazie all'ausilio di altri colleghi che si è riusciti a contenere il detenuto e a evitare ulteriori complicazioni per la sicurezza e l’ordine interni. Al poliziotto colpito va la nostra vicinanza e solidarietà, ma mi chiedo cosa si aspetta ancora a dare per intervenire sui vertici amministrativi e di polizia del carcere fiorentino di Sollicciano, primi responsabili di una organizzazione del lavoro fallimentare e di livelli di sicurezza al di sotto del minimo”, denuncia il segretario generale del SAPPE Donato Capece.

“Sempre ieri, nella serata” aggiunge Pasquale Salemme, segretario regionale SAPPE della Toscana “un altro detenuto non è voluto rientrare in cella per molte ore, fino a notte inoltrata, perché pretendeva di parlare solamente con il Comandante di Reparto, che si è ben guardato dall’accontentarlo. Risultato?  Tensione altissima per molte ore, con i poliziotti penitenziari in servizio messi a dura prova ma che hanno ben gestito la criticità nonostante tutto. Solo a notte inoltrata, quasi alle 2, il detenuto è rientrato in cella: ma vi sembra normale che accada questo in un carcere come Sollicciano?”.

“Sollicciano non è un carcere semplice, operativamente parlando: stiamo parlando di una realtà con una presenza media di 600/700 detenuti – erano 692 il 31 maggio scorso”, aggiunge Salemme. “Basta leggere gli eventi critici accaduti nel penitenziario nei dodici mesi del 2014: 37 tentati suicidi di detenuti sventati per fortuna in tempo dalla Polizia Penitenziaria, 438 episodi di autolesionismo, 3 detenuti suicidi, 7 colluttazioni e 24 ferimenti”.

Il SAPPE rinnova al Ministro della Giustizia Orlando e ai vertici dell’Amministrazione centrale la richiesta “di disporre una ispezione nel carcere di Sollicciano, dove nonostante il costante ripetersi di eventi critici – come aggressioni, tentati suicidi, atti di autolesionismo, ferimenti, risse, colluttazioni, incendi – non si adotta alcun provvedimento concreto per ricondurre l’istituto a condizioni minime di sicurezza per chi ci lavora in prima linea, ossia i poliziotti penitenziari”. Ma Capece chiede anche di “dotare le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria di strumenti di tutela efficaci, come può essere lo spray anti aggressione già assegnato a Polizia di Stato e Carabinieri. Cosa si aspetta ad assumere adeguati provvedimenti per garantire la sicurezza e la stessa incolumità fisica degli Agenti di Polizia Penitenziaria che lavorano in carcere?”. E denuncia: “Le responsabilità di direttore e comandante per quel che da mesi avviene in carcere a Sollicciano mi sembrano così palesi ed evidente che mi sorprende come l’Amministrazione penitenziaria non adotti adeguati provvedimenti, come il trasferimento di entrambi in altre sedi”.

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