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Cronaca

Aggressione nel carcere di Sollicciano: detenuto con l’Hiv ferisce agenti

Tre agenti sono dovuti ricorrere ad accertamenti medici. Il detenuto si è barricato in cella tentando di darle fuoco poi si è ferito minacciando di colpire gli agenti

Ieri un’aggressione è avvenuta nel carcere di Sollicciano: tre gli agenti di polizia penitenziaria che sono dovuti ricorrere alle cure mediche. La violenza all’interno dell’istituto penitenziario sarebbe esplosa dopo che un detenuto nordafricano di 28 anni ha cominciato a protestare per evitare il trasferimento.  

Il carcerato avrebbe dapprima sputato a un sovrintendente, come spiega in una nota Donato Capece, segretario generale del Sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe), per poi tentare di appiccare un incendio nelle sua cella. Quando i secondini sono intervenuti con gli estintori ha iniziato a colpirli.

Ma la situazione sarebbe in realtà stata ben più pericolosa. Infatti il pregiudicato sarebbe positivo all’Hiv e nel faccia a faccia con gli agenti avrebbe minacciati di cospargerli di sangue subito dopo essersi ferito con una lametta. A renderlo noto il particolare è il segretario dell'Osapp, l'organizzazione sindacale autonoma di polizia penitenziaria.

"Mentre il governo approvava la legge di stabilità che riduce di 6.000 unità l'organico della polizia penitenziaria - ha detto il segretario generale dell'Osapp Leo Beneduce - i poliziotti penitenziari continuano ad essere aggrediti e rischiano la vita nelle carceri italiane, del tutto abbandonati a se stessi anche in parlamento da una politica che solo a parole dice di fare gli interessi dei cittadini".

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