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Cronaca

Prato, la denuncia del Sappe: “Nuova aggressione di un detenuto alla polizia penitenziaria”

Il segretario del sindacato, Capece: “Guanto strappato a morsi e aggressione con una sbarra”

Nuova aggressione in un carcere toscano, questa volta, come denuncia il sindacato della polizia penitenziaria Sappe, avvenuto nella struttura di Prato.

“Un detenuto di origine nigeriana, già noto per i suoi comportamenti aggressivi, l'altra sera (martedì, ndr) mentre veniva accompagnato nella sezione isolamento, si è scagliato contro i preposti di polizia in servizio nel reparto di media sicurezza. Ha strappato a morsi il guanto ad uno degli agenti e ha cercava di colpirli con un bastone di ferro, ricavato da una finestra sfasciata dallo stesso detenuto, prima di essere placato. Solo grazie al professionale intervento di altro personale di polizia penitenziaria si è evitato il peggio. Non passa giorno senza un episodio di violenza ai danni degli agenti negli istituti toscani”, denuncia Francesco Oliviero, segretario regionale del Sappe. Tre agenti sono stati refertati con sette giorni di prognosi.

E' l'ennesimo episodio che dimostra la situazione esplosiva delle carceri, spesso in condizioni fatiscenti e di sovraffollamento, come denunciato più volte in passato anche dal sindaco di Firenze Dario Nardella, che ha parlato del carcere fiorentino di Sollicciano come di “una vergogna”. Condizioni che pesano sia sugli agenti che sui detenuti, talvolta affetti anche da patologie psichiche non curate.

Il Sappe, con il segretario generale Donato Capece, parla di “lassismo” e “assenza di adeguati provvedimenti disciplinari e penali” e denuncia come “il personale di polizia penitenziaria sia stremato dai logoranti ritmi di lavoro a causa delle violente e continue aggressioni”.

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