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Cronaca

Affittopoli, il direttore degli Uffizi si difende: “Il sistema cambierà”

Appartamenti ad ex dipendenti per poche centinaia di euro, la polemica non si placa

Continua a far discutere il recente caso ribattezzato 'Affitopoli fiorentina': appartamenti in zona Boboli e dintorni, a Palazzo Pitti e nelle Ville Medicee, anche di 100 metri quadri, affittati a dipendenti della Soprintendenza a prezzi stracciati, poche centinaia di euro al mese.

Sul caso, che ha suscitato un vespaio di polemiche, l'ultimo a intervenire è Learco Nencetti, di Cnf.sal – Unsa Beni Culturali. “Nel piazzale di Porta Romana un luogo di pregio (il cosiddetto Casino, ndr) è stato usato come abitazione privata da una persona che non ha nemmeno la qualifica di custode o vigilante. Non paga affitto né utenze, servono spiegazioni”. E questo è solo uno dei tanti casi segnalati.

Un'accusa che sembra rivolta direttamente al direttore della Galleria degli Uffizi Eike Schmidt, che questa mattina ha risposto sulle pagine de La Nazione. Quello di affittopoli, dice Schmidt, è “un problema particolarmente grave. Il sistema cambierà radicalmente, ho chiesto di avere la gestione di questi appartamenti, il cui numero si ridurrà”, ha detto il direttore (carica che detiene dall'agosto del 2015), spiegando che ci sono di mezzo norme nazionali che avrebbero determinato tale situazione. Per adesso è in corso un'indagine da parte della guardia di finanza per presunto danno erariale di diversi milioni di euro.

VIDEO - I luoghi concessi ai dipendenti

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