Affitto di Palazzo Vecchio, Grassi: "Briciole alla città in cambio di tornaconto personale"

Nei giorni scorsi il sindaco Dario Nardella ha annunciato l'affitto del salone dei Cinquecento per un'iniziativa commerciale che riguarda l'alta moda. “Porterà soldi nelle casse comunali”, gongolava il sindaco. Non sono però tutte rose e fiori. Se è vero infatti che nelle casse di Palazzo Vecchio entreranno circa 120 mila euro, 80mila euro per l'affitto e 40mila euro di sponsorizzazioni, è altrettanto vero che per gli organizzatori dell'evento tale cifra costituisce una sciocchezza, visto che potrebbero incassare, per la due giorni in Palazzo Vecchio, fino ad 1,5 milioni di euro.

L'iniziativa, “Luxury conference”, si svolgerà il 22 e 23 aprile prossimi. Parteciperanno i responsabili dei marchi della moda più famosi del mondo e circa 500 addetti del settore. “L'evento porterà nelle casse del Comune 120mila euro, e fin qui tutto bene – commenta Tommaso Grassi, capogruppo in consiglio comunale di Firenze riparte a Sinistra con Sel, Fas e Prc -, se non fosse che ognuno dei 500 partecipanti verserà agli organizzatori 2mila750 dollari più iva. Per una cifra che in teoria tocca 1,5 milioni di euro, all'amministrazione andranno solo 120mila euro”.

Un'iniziativa che per Grassi sa di beffa, soprattutto in tempi di difficoltà economiche come quelli attuali. 120mila euro sono tanti, ma per quei signori sono briciole. “Non condividiamo la scelta di affittare sale di Palazzo Vecchio per scopi puramente commerciali, ma se ciò avviene, almeno non sia per tornaconto personale, bensì per il bene della città – prosegue Grassi -. Senza beffe, non a cifre irrisorie per l'ennesima ricerca di consenso con potenziali sponsor per la propria attività politica”. Accuse pesanti, alle quali la giunta dell'amministrazione comunale dovrà rispondere.