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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Sesto Fiorentino

Aeroporto, il sindaco di Sesto Falchi e i 5 Stelle confermano il 'no' alla nuova pista: "Impatto colossale"

Il primo cittadino sestese, Lorenzo Falchi, in autunno si gioca la rielezione: nel 2016 vinse anche per il 'no' all'ampliamento dello scalo

Resta il no alla nuova pista da 2.400 metri (ora è di circa 1.750) per l'aeroporto di Firenze da parte del sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi e del Movimento 5 Stelle. La questione si è riaperta ieri, con la presentazione da parte di Toscana Aeroporti delle linee guida per lo sviluppo degli scali di Firenze e Pisa tra il 2021 e il 2035.

Questa volta, dopo la bocciatura del Consiglio di Stato sul precedente master plan di ampliamento, la società punta prima a realizzare, entro il 2024, il nuovo terminal passeggeri di Peretola, e poi la nuova pista (obiettivo 2026 o 2027) sulla quale le procedure di dibattito pubblico previste dalle nuove normative non si apriranno prima di gennaio prossimo.

Una data non ininfluente. Le elezioni amministrative per eleggere (anche) il sindaco di Sesto Fiorentino si terranno infatti prima, tra settembre e ottobre. Quindi, questa almeno la speranza del Pd, il tema potrebbe non essere troppo scottante in campagna elettorale.

Potrebbe, ma non è detto. L'attuale sindaco Falchi infatti nel 2016, candidato con Sinistra Italiana, vinse le elezioni al ballottaggio contro il Pd Lorenzo Zambini anche grazie al secco 'no' all'ampliamento dell'aeroporto. Rispetto ad allora, però, adesso tra Pd e Falchi, è in corso una trattativa comune proprio in vista delle prossime urne. Trattativa a buon punto, ma che potrebbe complicarsi proprio sulla questione aeroporto.

Ieri il sindaco non ha usato giri di parole. "Dalle prime informazioni il piano di sviluppo aeroportuale presentato non pare riportare particolari novità rispetto a quello già ripetutamente bocciato. Attendiamo di leggere gli atti e di valutare il progetto nel merito. Per quanto ci riguarda rimaniamo fermi sulle nostre posizioni in difesa del Parco della Piana quale elemento ordinatore per tutta l'area e non come spazio verde residuale per mitigare l'enorme impatto ambientale della nuova pista. La nostra contrarietà rimane e continueremo a farla valere in tutte le sedi", ha detto Falchi. Come dire: siamo pronti anche a nuovi ricorsi. Come già fatto in passato.

Il 'collega' fiorentino Dario Nardella getta acqua sul fuoco e prova a stemperare. “Chi va piano va sano e va lontano. Non dobbiamo andare avanti per strappi, ma dialogare, confrontarci e alla fine arriveremo al risultato. Lo faremo anche con chi ha mostrato contrapposizione perché se la contrarietà non è ideologica, di principio, ma è nel merito le soluzioni si possono trovare. Io rimango fiducioso”, dichiara l'inquilino di Palazzo Vecchio, insistendo anche sul fatto che la nuova pista “toglierebbe dalla testa di 30-40mila fiorentina gli aerei che atterrano e decollano da Peretola”.

Fortemente contrario alla nuova pista resta anche il Movimento 5 Stelle, che ieri si è espresso con le due consigliere regionali Irene Galletti e Silvia Noferi. “E' inconcepibile che un’opera la cui compatibilità ambientale era stata subordinata a una serie di prescrizioni sproporzionate non sia stata ancora definitivamente messa in soffitta, anzi che sia ora ripresentata con delle pennellate di ecologia, come se bastassero quelle a cancellare un impatto colossale sulla Piana fiorentina”, sottolineano Noferi e Galletti.

Quanto alle opere legate alla transizione ecologica annunciate da Toscana Aeroporti (impianti di micro-eolico e fotovoltaico, interventi legati al condizionamento dell'aria, raccolta di acque piovane ed altre opere di efficientamento energetico), per le due 5 Stelle “l’impatto ambientale di un aeroporto è legato soprattutto all’inquinamento prodotto dagli aerei e alle opere che squasseranno il territorio con interventi profondamente impattanti e le micro-opere annunciate, seppur utili e necessarie, sono una goccia nel mare”.

Galletti e Noferi attaccano inoltre la giunta Giani sulla questione dell'annunciata vendita di Toscana Aeroporti Handling, la società che gestisce i servizi di terra e che per il sindacato Usb mette a rischio il futuro di oltre 400 lavoratori tra Pisa e Firenze: “Speriamo che le grida di entusiasmo che si sollevano dal Pd - attaccano le due consigliere -, non silenzino la richiesta di aiuto di quei tanti lavoratori”.

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