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Cronaca

Tensione ad alta quota: riparte la guerra degli aeroporti

Nel nuovo piano nazionale degli scali, il Galilei di Pisa escluso dagli scali 'strategici'. Presente invece Firenze

L'aeroporto fiorentino Amerigo Vespucci di Firenze è stato inserito nella lista dei 14 scali strategici a livello nazionale, mentre il Galileo Galilei di Pisa no. Questo è succo del contenuto della bozza del nuovo Piano nazionale degli aeroporti (Pna) che Enac - l'ente nazionale per l'aviazione civile - si accinge a sottoporre al governo Meloni. 

Bozza che ha subito, prevedibilmente, riportato a livelli altissimi tensione tra Pisa e Firenze, con la città della torre pendente che paventa un possibile declassamento e Firenze che assiste sorniona agli sviluppi, dopo che nel Maggio scorso proprio Enac aveva dato il via libera alla realizzazione della nuova pista da 2.200 metri destinata a potenziare lo scalo fiorentino.

In realtà, il sistema aeroportuale fiorentino è marcatamente tipizzato per tipologia di utenza, con vocazioni distinte fra i due principali scali della rete toscana cristallizzate dalla stessa bozza di Pna stilata da Enac: "Il sistema aeroportuale toscano si contraddistingue per la spiccata diversificazione e specializzazione dei due aeroporti. Da un lato - si legge nel documento - l’aeroporto di Firenze presenta storicamente un traffico “premium”, realizzato attraverso un network di corto-medio raggio con voli di feederaggio verso i principali hub europei, operato prevalentemente da compagnie tradizionali tramite velivoli di piccole-medie dimensione (determinata da restrizioni operative della pista)". 

"Dall’altro - è scritto di seguito - l'aeroporto di Pisa è caratterizzato dalla prevalenza di traffico turistico gestito da vettori low cost e dalla presenza di voli cargo". In generale, "in termini di bacino, il sistema toscano è accessibile da 9,7 mln di abitanti (333 mld di Gdp) in due ore, entrando in significativa sovrapposizione con la catchment area dell’aeroporto di Bologna (44% con Firenze)".

La Toscana nella nuova definizione del network nazionale

In prospettiva, la nuova pianificazione di Enac vedrebbe entrambi gli scali maggiori della rete toscana presenti fra i 40 aeroporti definiti di interesse nazionale, ma solo Firenze Peretola fra i 14 scali di particolare rilevanza strategica insieme con quelli di Torino Caselle, Milano Malpensa, Bergamo Orio al Serio, Venezia Tessera, Bologna Borgo Panigale, Roma Fiumicino, Napoli Capodichino, Bari, Lamezia Terme, Catania, Palermo e Cagliari definiti "nodi essenziali per l'esercizio delle competenze esclusive dello Stato".

Enac individua la rete aeroportuale toscana fra quelle "maggiore criticità" sullo scenario nazionale: "La Rete Toscana risente del 'cap' capacitivo dovuto al couso militare/civile dello scalo di Pisa, Main Operating Base (Mob) dell’Aeronautica Militare", recita il Pna. 

E però: "Al contempo - si considera ancora - l’attuale dotazione infrastrutturale di Firenze Peretola risente delle limitazioni operative vigenti, anche a fronte di migliorie applicabili alle procedure airside o alle regole Atm. Ne deriva che l’incoraggiante trend positivo della domanda potenziale di traffico dovrà essere gestito attraverso la pianificazione di uno sviluppo sostenibile e di qualità dello scalo fiorentino".

M5S: "Necessario chiarire"

Lo scenario di prospettiva scuote immediatamente anche la politica. Il Movimento 5 Stelle - i deputati Andrea Quartini e Riccardo Ricciardi e le consigliere regionali Irene Galletti e Silvia Noferi - hanno annunciato un question time sia in parlamento che in consiglio regionale per avere chiarimenti da parte del governo e della giunta toscana.

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