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Cronaca

L'Adorazione dei Magi di Leonardo come non l'avete mai vista | FOTO / VIDEO

Dopo un restauro durato cinque anni il capolavoro incompiuto di Leonardo da Vinci torna agli Uffizi più bello di prima. Un lavoro accurato ha portato l'Adorazione all'antico splendore

"Un capolavoro riscorperto" così Eike Schmidt, direttore degli Uffizi, descrive l'Adorazione dei Magi dopo i cinque anni di restauro ad opera dell'Opificio delle Pietre Dure. Un lavoro complesso che ha richiesto molta attenzione e precisione, nonchè l'utilizzo di tecnologie avanzate.

Era considerato un restauro impossibile - un po' come quello dell'Ultima cena del Vasari: l'opera rimasta gravemente danneggiata durante l'alluvione del 1966 è tornata visibile in Santa Croce solo nel novembre 2016 - ma con l'impegno dell'Opificio, degli Uffizi, dell'Associazione Amici degli Uffizi e di Getty Foundation di Los Angeles l'impossibile si è trasformato in realtà.

Uffizi, l'Adorazione dei Magi di Leonardo come non l'avete mai vista | FOTO

Le figure, le linee, i colori, i dettagli adesso sono più leggibili ed hanno permesso la scoperta dell'eccezionale costruzione spaziale prima coperta da una vera e propria patina (strato di vernice che conferiva un aspetto monocromo). Interessante anche l'evidente lavorazione del disegno direttamente sulla tavola e non su carta come era d'uso all'epoca.

La scoperta dell'Adorazione

Grandi difficoltà durante il restauro sono nate, non solo dallo sporco e dall'alterazione delle vernici ma anche dalla natura stessa dell'opera in quanto è incompiuta (il dipinto fu commissionato dai canonici regolari di Sant'Agostino per l'altare maggiore della chiesa di San Donato in Scoperto, successivamente il lavoro fu affidato a Filippino Lippi). L'artista toscano nel 1482 partendo da Firenze per Milano non portò a termine il dipinto e lasciò la pittura a diversi livelli di sviluppo: alcune zone sono solo disegnate, altre - come il cielo - appena accennate, altre ancora risultano cancellate. 

L'Adorazione, passata alla memoria del grande pubblico, come una creazione volutamente misteriosa, enigmatica e scura ha invece rivelato molte delle idee pittoriche che Leonardo svilupperà nelle opere successive come ad esempio nel San Girolamo e nella Vergine delle Rocce.

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