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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Adescava ragazzini nel Fiorentino: arrestato pedofilo 

Dava la "caccia" a giovanissimi, tra i 13 e i 16 anni, sui social network. Li pagava con contanti, da 50 a 300 euro, vestiti o ricariche del cellulare

Navigava in rete sui profili Facebook di ragazzi tra i 13 e 16 anni per poi adescarli. Studiava passioni, come moto o fede calcistica, per poi attaccare bottone e incontrarli per avere rapporti sessuali con loro, per avere i quali li pagava tra i 50 e i 300 euro.

Rapporti consumati in auto nei pressi di cimiteri e supermercati del Pisano e del Fiorentino. E spesso non protetti. Tartassava i ragazzini, tutti maschi, chiedendo loro di mandargli foto e video di nudità. Che spesso ripagava con ricariche telefoniche, cellulari, abiti griffati e, in un caso, persino una moto.

Ieri la polizia postale di Pisa lo ha arrestato, dopo averlo monitorato dal marzo scorso, a seguito dell’emissione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip su richiesta della procura di Firenze che ha diretto le indagini.

L'uomo, 40enne pisano, di professione artigiano, era già incappato nella maglie della giustizia in passato per reati analoghi. E, in attesa di giudizio per un procedimento del 2013, continuava la sua caccia anche mentre si trovava ai domiciliari. 

Fondamentale a far scattare l'indagine è stata una mamma che ha scoperto dei messaggi morbosi sulle chat di whatsapp del figlio. Da quel momento in poi è partita un’intensa attività di indagine fatta di intecettazioni telefoniche e telematiche oltre agli accertamenti investigazioni tradizionali. Sono almeno dodici i casi accertati di adescamento, tutti passati dal mondo digitale attraverso Facebook, Whatsapp e Ask.

Da quanto appurato, in un caso l'uomo ha minacciato anche un ragazzino con una pistola mentre si trovava in auto con lui. E nei confronti della ragazza del giovane, il suo "preferito", avrebbe cominciato un'opera di persecuzione per far sì che lo lasciasse. Il quarantenne è accusato di prostituzione minorile, minacce, stalking, violenza, adescamento e sequestro di persona. Il giudice avrebbe emesso il provvedimento condiderando anche l'elevata pericolosità sociale.

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