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Cronaca

Verso l'addio al Green pass: cosa cambia dal 1° aprile e dal 1° maggio

Dal 1° aprile addio al green pass per tavoli all'aperto di bar e ristoranti, negozi, uffici pubblici, poste, banche, metro e bus. Dal 1° maggio non più necessario nei luoghi al chiuso

Dal 1° aprile addio al Green pass per tavoli all'aperto di bar e ristoranti, negozi, uffici pubblici, poste, banche, metro e bus. Dal 1° maggio non sarà più necessario nemmeno nei luoghi al chiuso, con l’unica eccezione delle visite negli ospedali e nelle Rsa. Da maggio addio anche alla mascherina al chiuso (la mascherina resta obbligatoria in tutti i luoghi al chiuso, scuola compresa, fino al 30 aprile).

Lo stato di emergenza finisce il 31 marzo, e finisce contestualmente anche la ragnatela di regole. Si assisterà infatti dal 1° aprile ad una netta semplificazione.

Ieri, come riporta Today.it, il Consiglio dei ministri ha approvato all'unanimità il decreto legge sulle riaperture che traccia la strada del post pandemia Covid.

"In Consiglio dei ministri sono stati approvati provvedimenti importanti che eliminano quasi tutte le restrizioni che hanno limitato i nostri comportamenti nei mesi passati" ha detto il premier Mario Draghi in conferenza stampa.

Dal 1° aprile inizia dunque una nuova fase. In sintesi: addio Green Pass all'aperto dal 1° aprile, poi addio totale dal 1° maggio.

Green Pass: cosa cambia 

Per le attività all’aperto, salvo alcune eccezioni, dal 1° aprile il Green Pass non servirà più. Si potrà così mangiare ai tavolini esterni di un ristorante o bere un caffè fuori da un bar senza alcun certificato.

Il Green Pass base non sparirà però fino al 30 aprile: sarà essenziale per accedere a servizi come le mense, per partecipare a concorsi pubblici e corsi di formazione, per i colloqui con detenuti nelle carceri e soprattutto per assistere a eventi sportivi all’aperto.

Il Green Pass base dovrà essere esibito anche quando si sale a bordo di mezzi di trasporto che fanno tratte nazionali, come aerei, treni a lunga percorrenza, autobus, pullman e navi che si spostano da una regione all’altra. Anche i magistrati negli uffici giudiziari dovranno avere la certificazione.

Il Super Green Pass (guarigione o vaccinazione) sarà ancora necessario tra il primo aprile e il primo di maggio per accedere ad alcune attività. Intanto servirà per stare negli spazi al chiuso di ristoranti e bar, salvo che quelli degli alberghi. Ma attenzione: i turisti stranieri potranno anche mangiare all’interno nei ristoranti con il Green Pass base. Una misura per "salvare la Pasqua" per le attività turistiche.

Ad aprile il Super Green Pass servirà ancora anche per entrare in piscine, palestre, centri benessere, per fare attività sportive, per partecipare a convegni e congressi, per frequentare centri ricreativi. Servirà anche per le feste civili o religiose, per entrare nelle sale da gioco, per le discoteche e per eventi sportivi al chiuso. Dal 1° maggio stop al green pass anche per i luoghi al chiuso, tranne che per visitare Rsa e ospedali, dove sarà necessario il Green Pass rafforzato fino al 31 dicembre di quest’anno.

Scuola, quarantena e trasporti

Spariscono le quarantene da contatto con un caso positivo al Covid, per tutti, anche per i non vaccinati. Rimane invece l'obbligo di isolamento solo per chi ha il Covid.

In caso di contatto stretto con qualcuno che ha il Covid viene richiesta l’autosorveglianza, ovvero tenere una mascherina Ffp2, al chiuso o in presenza di assembramenti, per dieci giorni dall’ultimo incontro e fare un test rapido o molecolare alla prima comparsa dei sintomi. Chi invece prende il Covid deve restare in isolamento a casa fino al primo test negativo o per 21 giorni a partire dal contagio.

Cambia e non di poco la gestione dei contatti stretti nel caso di positivi in classe. In pratica da aprile il sistema delle quarantene non esiste più. All’asilo e alla materna anche con più di 4 casi l’attività didattica continua per tutti (i positivi restano a casa, come chi ha la febbre oltre 37,5). Un bambino con sintomi deve fare il test e ripeterlo dopo 5 giorni. Alle elementari, alle medie, alle superiori e nei centri di formazione professionale si sta in classe con la mascherina fino al 30 aprile ma anche con più di 4 contagiati la Dad non scatta più, se non per i malati. Tutti in classe, dunque, ma con la Ffp2 per 10 giorni dall’ultimo contatto, test subito e dopo 5 giorni solo se compaiono sintomi. Chi guarisce rientra a scuola con test negativo.

Dal aprile non sarà più necessario essere in possesso del green pass per salire su tram, metro e bus locali. Resta l'obbligo di mostrare quello base (quindi con tampone antigenico valido 48 ore o molecolare 72 ore), fino al 30 aprile, solo per i trasporti a lunga percorrenza: aerei, navi, traghetti. Serve la mascherina Ffp2.
Vaccino e lavoro

L'obbligo di vaccino per lavorare resterà fino a fine 2022 per i soli lavoratori della sanità (ma da aprile anche per loro l’infezione varrà come la somministrazione). Fino al 30 aprile l’obbligo di green pass base (il tampone negativo) è esteso anche agli over 50, ai quali dal 1° aprile non sarà più chiesto il super pass. Chi non lo avrà, sempre fino al 30 aprile, rischia una multa da 600 a 1.500 euro. Fino al 15 giugno per gli over 50 resta l’obbligo di vaccinarsi, con sanzione di 100 euro per gli inadempienti. L’obbligo del vaccino resta, sempre fino al 15 giugno, per insegnanti e forze dell’ordine. Mentre è esteso fino al 31 dicembre 2022 per il solo personale sanitario.

Smart working fino al 30 giugno: la possibilità di ricorrere al lavoro da casa nel settore privato senza l’accordo individuale tra datore e lavoratore, e quindi ancora con un regime semplificato, è prorogata al 30 giugno 2022. Il decreto prevede infatti la proroga di tre mesi per l’articolo 90, commi 3 e 4, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito dalla legge 17 luglio 2020, n. 77. Alla data del 30 giugno viene prorogato anche lo svolgimento del lavoro agile per i lavoratori fragili.

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