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Cronaca Marradi

Fabbrica dei marroni di Marradi, fumata bianca: c'è l'accordo, per due anni salvi stabilimento e lavoratori

L'accordo dopo un lungo tavolo in Regione, i sindacati: "Continuare a monitorare la situazione"

Lo stabilimento di Marradi non chiuderà e sarà garantito l'intero trattamento economico, ai livelli del 2021 per il 2022 e il 2023, ai sette lavoratori a tempo indeterminato e ai 64 stagionali di Ortofrutticola del Mugello. Lo rendono noto Cgil e Regione Toscana.

E' questo l'impegno che le due aziende, il subentrante Gruppo De Feo e Italcanditi che ha ceduto l'attività, hanno accettato di assumersi al termine di una lunga trattativa svoltasi ieri al tavolo regionale. L'impegno varrà anche se si registrerà un calo di produzione dovuto al mercato.

Nel frattempo avverrà la transazione verso il nuovo piano industriale elaborato dal Gruppo De Feo che verterà su tre linee produttive del fresco: castagne in retina, snack in doypack e castagne in latta per la produzione dei marron glacé in pasticceria.

In particolare la Gaetano De Feo s.r.l. acquisirà un ramo d’azienda da Ortofrutticola comprendente, tra l’altro, lo stabilimento di Marradi e del personale a tempo indeterminato ad esso addetto.

La Gaetano de Feo ha confermato inoltre la volontà di dare corso al piano industriale discusso con le istituzioni e le organizzazioni sindacali nel corso dei precedenti incontri. Il piano prevede inoltre misure volte a salvaguardare l’approvvigionamento dei marroni dai produttori locali in quantità non inferiori a quelle oggi raccolte e, appunto, lo sviluppo di 3 linee produttive oltre all’ammodernamento degli impianti.

"E' stato un confronto duro e complesso, ma alla fine abbiamo scongiurato il peggio: lo stabilimento non chiuderà, sarà parzialmente riconvertito e governeremo la transizione dal vecchio al nuovo assetto produttivo a garanzia dell'occupazione, compresi gli stagionali", ha detto Valerio Fabiani, delegato del presidente Giani per il lavoro.

Fabiani ha concluso offrendo la disponibilità della Regione Toscana nel mantenere attivo il tavolo per condividere e monitorare le scelte future e allo stesso tempo di valutare l'attivazione di un cccordo di programma a supporto del nuovo piano industriale.

Al tavolo erano presenti, oltre a Fabiani e alle aziende coinvolte, la vicepresidente della Regione Stefania Saccardi; Tommaso Triberti, sindaco del Comune di Marradi; Giovanni Bettarini, assessore della Città metropolitana; e le organizzazioni sindacali. Al termine questi ultimi si sono trovati in assemblea coi lavoratori per registrare il positivo esito della vertenza. Decisive negli ultimi giorni anche le interlocuzioni tra Regione e Fondo Invest Industrial che controlla per il 70% Italcanditi.

L'intesa raggiunta è stata presentata all’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori, che l’hanno approvata col 95% di sì.
“Abbiamo lavorato per riuscire a garantire la stabilità delle lavoratrici e lavoratori dando il tempo a De Feo di sviluppare e portare a regime il piano industriale. Monitoreremo attentamente la situazione”, spiegano Flai Cgil e Fai Cisl.

“Abbiamo comunque chiesto alla Regione di tenere aperto il tavolo sulla vertenza di Marradi per un anno, per monitorare l’andamento del nuovo piano industriale e valutare le opportunità di sviluppo della lavorazione del marrone sul territorio - dicono i sindacati -. Apprezziamo che la Regione abbia messo sul Tavolo un accordo di programma che ha certamente contribuito alla risoluzione della vertenza”.

“Come istituzione del territorio, lavoreremo di concerto con Città Metropolitana e Regione, affinché questa vicenda si possa trasformare in un’opportunità concreta per Marradi, con l’obiettivo di creare un distretto del marrone sul nostro territorio, a partire dalla produzione di Marron Glacès che certamente potrebbe rappresentare un elemento distintivo della nostra comunità”, aggiunge il sindaco Tommaso Triberti.

L'annuncio shock: "Chiude la fabbrica dei Marroni"

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