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Cronaca

Aborto, lettera di solidarietà a Gaia Nanni e a difesa della 194: "A sostegno di tutte le donne come te"

Iniziativa partita dall’attrice Daniela Morozzi e dall’avvocata Marina Capponi: “Non potevamo stare in silenzio”. Tra le prime adesioni, Susanna Camusso, Tomaso Montanari, Sandro Ruotolo, Dalida Angelini

“Cara Gaia, dolcissima, ironica, coraggiosa amica. Questa è una lettera di scuse. Certo, s’intende, è anche una presa di posizione forte, indignata, furiosa, veemente, accanto a te, al tuo fianco. Ed a sostegno di tutte le donne che, come te, hanno vissuto un’esperienza come quella che hai sentito la necessità di raccontare, della quale qualche idiota inqualificabile ha ritenuto non si dovesse avere rispetto”.

Inizia così la lettera aperta che l’attrice Daniela Morozzi e l’avvocata Marina Capponi hanno scritto in solidarietà “all'attrice e amica Gaia Nanni” (“e a tutte le Gaie del mondo”), che recentemente aveva raccontato sui social la sua personale testimonianza ("abortire a Firenze non è stato per nulla facile") - divenendo oggetto di ingiurie e insulti - in risposta alla decisione della Corte suprema Usa di abolire la storica sentenza Roe v. Wade con cui nel 1973 la stessa Corte aveva legalizzato l'aborto negli Usa a livello costituzionale. Dopo la testimonianza su Facebook Nanni aveva anche trovato l'auto cosparsa di rifiuti.

Dopo la testimonianza sull'aborto trova l'auto cosparsa di rifiuti

“Non potevamo stare in silenzio. Abbiamo sentito l'urgenza di prendere nuovamente posizione a difesa della 194 e di farlo, oggi, con nuova e maggiore forza, articolando punto per punto la grave situazione che si consuma sul corpo delle donne nel momento in cui decidono di interrompere volontariamente una gravidanza. No, davvero non potevamo stare in silenzio. Non dopo quanto accaduto a seguito della decisione di Gaia Nanni di condividere la propria personale testimonianza in risposta alla gravissima decisione della Corte Suprema statunitense di abolire la storica sentenza Roe v.Wade che  nel  1973 aveva legalizzato l'aborto negli Stati Uniti. Quello che le è accaduto è gravissimo, le ingiurie e gli insulti che Gaia ha dovuto subire non sono solo da condannare, ma ci impongono una chiamata ai diritti delle donne sempre più necessaria. La decisione della Corte suprema americana è gravissima e avrà conseguenze tragiche, in Italia la mancanza di consultori e le obiezioni di coscienza sono alcuni tra i motivi che rendono inapplicabile una legge dello Stato", spiega Morozzi.

Già oltre 60 le adesioni alla iniziativa di Morozzi e Capponi, tante e prestigiose e provenienti da ogni settore: hanno già firmato, tra  le altre e gli altri, anche Anna Valle, Anna Meacci, Katia Beni, il giornalista Rai Valerio Cataldi, Tomaso Montanari, Sandro Ruotolo, Susanna Camusso, Dalida Angelini segretaria generale Cgil Toscana, Claudia Sereni, Paola Galgani segretaria generale Cgil Firenze, Daniele Calosi, Cristina Arba Coordinamento Donne Cgil Firenze, la consigliera nazionale di parità Franca Cipriani e la vice consigliera nazionale di parità Serenella Molendini, Enrico Fink, il biologo Duccio Cavalieri, lo storico Fulvio Cervini, lo storico Roberto Bianchi, Vittoria Franco, Barbara Orlandi del Coordinamento Donne Cgil Toscana, Daniela Mori, Claudio Vanni, Serena Spinelli, Sergio Staino e sua moglie Bruna, avvocate, avvocati, medici. Questo è il link dove si può leggere l'intera lettera e dove si può inviare l’adesione: letterapergaia.wordpress.com.

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