rotate-mobile
Cronaca

Mostro di Firenze dopo 50 anni: le 10 tappe di uno dei più grandi gialli italiani

Il 21 agosto del 1968 furono uccisi Antonio Lo Bianco e Barbara Locci: da allora si è aperto il mistero

6, 7 o 8 settembre 1985: gli omicidi di Jean-Michel Kraveichvili e Nadine Mauriot

Jean-Michel Kraveichvili e Nadine Mauriot

L'ultimo duplice delitto (quello su cui si hanno più particolari e riscontri) avvenne nella campagna di San Casciano Val di Pesa, in frazione Scopeti, all'interno di una piazzola attorniata da cipressi, attigua ad un cimitero, in cui erano solite appartarsi le giovani coppie. Le vittime furono due giovani francesi, Jean-Michel Kraveichvili, musicista venticinquenne di origini georgiane, e la trentaseienne Nadine Mauriot (la vittima più anziana del mostro), titolare di un negozio di calzature, madre di due bambine piccole recentemente separata dal marito.I cadaveri furono rinvenuti un paio di giorni dopo l'assassinio.

Nadine Mauriot aveva avvertito i parenti in Francia che sarebbe rientrata dalla vacanza al più tardi domenica sera per riuscire ad accompagnare al primo giorno di scuola le figlie il lunedì successivo e riaprire nel contempo il negozio di sua proprietà. La donna però non rivide mai le figlie.

Due testimoni riferirono di aver notato la tenda delle vittime all'interno della quale sembrava esservi una persona distesa e anche di un nugolo di mosche e di cattivo odore nella zona. Per questo furono ritrovati i corpi dei giovani francesi.

Le modalità dell'aggressione sono simili a quelle messe in pratica dall'omicida seriale. Il modus operandi particolare attuato dall'omicida in quest'ultimo delitto lascia presupporre che l'assassino avesse l'intento di ritardare il più possibile la scoperta dei corpi

Poche settimane dopo il delitto, il 2 ottobre, giunsero in Procura tre buste anonime indirizzate ai tre sostituti procuratori Pier Luigi Vigna, Paolo Canessa e Francesco Fleury. Le tre buste contenevano la fotocopia di un articolo ritagliato da La Nazione, una cartuccia marca Winchester calibro 22 serie "H", e un foglietto di carta bianco piegato in due con scritto: Uno a testa vi basta

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Mostro di Firenze dopo 50 anni: le 10 tappe di uno dei più grandi gialli italiani

FirenzeToday è in caricamento