Inaugurato a inizio marzo 2023 a Firenze, il ristorante Saporium Firenze si pone come trasposizione della filosofia del resort toscano Borgo Santo Pietro all’interno di un contesto urbano, nello specifico quello del capoluogo fiorentino. Siamo sul Lungarno Benvenuto Cellini, a pochi passi da Porta San Niccolò, dove ha trovato sede il progetto della proprietaria Jeanette Thottrup in collaborazione con lo studio di design britannico Campell-Rey.
Tutto parte dalla Val Serena, in provincia di Siena, dove si trova Borgo Santo Pietro, struttura a cinque stelle che la coppia Jeanette e Claus Thottrup, professionisti nella ristrutturazione e nell’interior design, ha iniziato a progettare dal 2001. L’hotel è costruito a loro immagine e somiglianza, con il desiderio di unire il lusso con la natura della campagna toscana. Oltre che struttura ricettiva, Borgo Santo Pietro è anche scuola di cucina, fattoria biologica, caseificio, laboratorio di prodotti cosmetici e spa.
Saporium a Firenze: il design
Affreschi dipinti a mano, soffitti a volta in pietra e uno stile art déco, rendono l’ambiente del ristorante lussuoso e sofisticato. I coperti sono 24 in una sala che, lungo tutta la parete, snocciola la raffigurazione della campagna toscana affrescata da Jeanette Thottrup. Il grande lavoro di interior design si nota anche nei dettagli, come i coltelli e i sottopiatti realizzati dalla stessa proprietaria; i lampadari di murano dell’azienda Sogni di Cristallo o le federe in seta di Pierre Frey. Gli oggetti sono stati realizzati appositamente per il locale e adattati ad uno schema cromatico che, simile a quello di Borgo Santo Pietro, va dal color terra fino al blu e al verde. La zona lounge offre invece un’esperienza più disinvolta con sedute comode e una proposta gastronomica in stile tapas. Qui è presente anche una sala privata per 8 persone.
Il design di Saporium
Cosa si mangia da Saporium
Da Saporium i piatti sono dello chef Ariel Hagen, classe 1993, che ha alle spalle esperienze in cucine internazionali come Le Passage a Uccle in Belgio, oppure sulle Dolomiti con lo chef Norbert Niederkofler al ristorante St. Hubertus. La cucina è caratterizzata da ingredienti coltivati direttamente nella tenuta, che arrivano a Firenze instaurando una filiera diretta. C’è la possibilità di scegliere tra diversi percorsi per la cena: Proiezioni territoriali in 8 portate a 155€; Pes-care in 8 portate allo stesso prezzo; Profondità vegetali in 8 portate a 155€. Si aggiunge poi la possibilità di scegliere il percorso in 10 portate a scelta dello chef, dal nome Libera Espressione a 195€. Ad accompagnare la proposta gastronomica, oltre ai signature cocktail, c’è anche la selezione dei vini e dei liquori della cantina di Borgo Santo Pietro: 1200 etichette da tutto il mondo e un’ampia scelta di vini biologici e biodinamici.
I piatti di Saporium
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