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Come risparmiare sul riscaldamento: i consigli per non spendere una fortuna

Tutti i consigli per tenere la casa calda senza doversi preoccupare della bolletta

Mai come quest'anno accendere il riscaldamento sarà doloroso per la bolletta. Quando le temperature si abbassano e fuori piove, non c'è niente di meglio che goderci il caldo in casa propria, peccato che questa necessità debba fare i conti con l'attuale situazione geopolitica. Il prezzo dell'energia è alle stelle e il gas è sempre più carente. La domanda dunque è inevitabile: come sopportare il freddo e risparmiare? Non è affatto una missione impossibile, con alcuni comportamenti "virtuosi" sarà possibile aprire la busta delle bollette senza sudare le proverbiali sette camicie.

Come utilizzare al meglio i termosifoni

Presenti in ogni abitazione, i termosifoni andrebbero sempre tenuti sotto controllo. Spesso infatti ci si dimentica che una buona manutenzione può fare la differenza soprattutto sul risparmio. Per risparmiare bisogna:

  • Pulire con cadenza periodica i vari elementi che compongono il termosifone
  • Spurgare l'aria dei radiatori utilizzando la valvola in dotazione a questi apparecchi
  • Evitare i cosiddetti "copri-termosifoni" che possono sembrare utili, ma che in realtà impediscono la libera circolazione dell'aria facendo aumentare i consumi
  • Controllare la percentuale di umidità che è presente nelle varie stanze, sfruttando magari i deumidificatori

Sfruttare i raggi del sole

Nel periodo attuale la parola d'ordine è ottimizzare.  Un altro consiglio prezioso, quindi, è quello di approfittare del calore "gentilmente" messo a disposizione dal sole. L'apertura delle tapparelle oppure delle tende consente di ricevere in pieno i raggi solari e di riscaldare meglio la casa. Al tramonto, poi, le stesse tende possono essere usate come alternativa agli isolanti, trattenendo altro calore e agevolando il compito dei termosifoni.

Gli spifferi: un "pericolo" da tenere sotto controllo

Soprattutto nelle case che hanno qualche anno in più, c'è da porre attenzione agli spifferi d'aria fredda. Individuare da dove provengono queste correnti d'aria è fondamentale per non buttare all'aria il lavoro dei termosifoni. Lo stesso discorso vale per i vetri e le finestre. Le protezioni e le guarnizioni sono utilissime per mantenere il giusto calore in casa, con il vantaggio che poi l'isolamento termico sarà efficace anche nel periodo estivo, garantendo un piacevole fresco.

Il nuovo piano dei consumi

Vale la pena ricordare che nel nostro paese è stato appena predisposto un piano che ha preso spunto dalla situazione attuale di gas ed energia, chiedendo ai cittadini di contenere i consumi e di gestire in modo appropriato i loro appartamenti. Il piano in questione si basa su diversi punti cardine da tenere bene a mente:

  • 15 giorni in meno per quel che riguarda i termini di esercizio degli impianti di riscaldamento con il conseguente rinvio di otto giorni del calendario delle accensioni e lo spegnimento anticipato di una settimana
  • Un'ora in meno di durata giornaliera di accensione degli stessi impianti
  • Un grado Celsius in meno per quel che concerne la temperatura interna dei vari edifici (19 gradi nel caso delle abitazioni con due gradi di tolleranza sia verso l'alto che verso il basso).

Nello specifico ecco la tabelle di come si possono accendere i riscaldamenti in autunno-inverno 2022/2023:

  • Zona F: le Alpi come quelle di Belluno e di Trento. Il piano conferma che non ci sono limitazioni per il periodo e l’orario di accensione del riscaldamento anche per il 2022, le zone interessate sono quelle di Trento, Belluno e Como
  • Zona E – i termosifoni si accenderanno il 22 ottobre e verranno spenti il 7 aprile, per un periodo di massimo 13 ore al giorno. Qui rientrano le province di Alessandria, Aosta, Asti, Bergamo, Biella, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Novara, Padova, Pavia, Sondrio, Torino, Varese, Verbania, Vercelli e Bologna, Bolzano, Ferrara, Gorizia, Modena, Parma, Piacenza, Pordenone, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini e Rovigo, Treviso, Trieste, Udine, Venezia, Verona, Vicenza, Arezzo, Perugia, Frosinone, Rieti, Campobasso, Enna, L’Aquila e Potenza
  • Zona D – i termosifoni possono essere accesi l’8 novembre 2022 fino al 7 aprile, per un massimo di 11 ore al giorno. Le province coinvolte sono Avellino, Ancona, Ascoli Piceno, Caltanissetta, Chieti, Forlì, Firenze, Genova, Grosseto, Isernia, Livorno e Lucca. Comprende anche Macerata, Massa Carrara, Foggia, Matera, Nuoro, Pesaro, Pisa, Pistoia, Prato, Pescara, Roma, Siena, Terni, Teramo, Vibo Valentia e Viterbo
  • Zona C – il riscaldamento si può accendere dal 22 novembre al 23 marzo, non oltre 9 ore al giorno. La zona include le province della zona adriatica nord e quelle di Bari, Benevento, Brindisi, Cagliari, Caserta, Catanzaro, Cosenza, Imperia, Latina, Lecce, Napoli, Oristano, Ragusa, Salerno, Sassari e Taranto.
  • Zona B –  si può sfruttate il riscaldamento dall’8 dicembre fino al 23 marzo, per massimo 7 ore al giorno. Le province che rientrano in questa zona sono Agrigento, Catania, Crotone, Messina, Palermo, Reggio Calabria, Siracusa e Trapani. Si potranno accendere i termosifoni dal primo dicembre al 31 marzo
  • Zona A – si può accendere dal 8 dicembre  al 7 marzo per 5 ore massimo al giorno. In questa fascia rientrano le zone più calde d’Italia come le isole di Linosa e Lampedusa e Porto Empedocle

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