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Subentro e voltura delle utenze domestiche: ecco come evitare brutte sorprese

Sono tra le pratiche principali che l’inquilino deve sbrigare dopo un trasloco: cosa c’è da sapere sulle differenze, le procedure, i tempi e i costi

Il subentro o la voltura delle utenze domestiche sono tra le prime operazioni che deve affrontare chi si trova a cambiare casa per usufruire dei servizi di fornitura di energia elettrica e gas.

Voltura e subentro, le differenze 

I termini voltura e subentro indicano procedure differenti che, come tali, richiedono modalità diverse di attuazione. 
La voltura va eseguita nel caso in cui ci sono un contatore e un contratto di fornitura attivo, per cui occorre solo cambiare l'intestatario dell’utenza; il subentro, invece, è necessario quando è presente un contatore ma il contratto precedente è cessato, per cui occorre riattivare la fornitura. 

Sostanzialmente, con la voltura si cambia solo intestatario senza alcuna interruzione dei servizi di luce e gas, mentre il subentro contempla l’attivazione di un nuovo contratto.

Come si richiede la voltura?

I dati che bisogna fornire per richiedere la voltura

  • Dati personali come ad esempio il codice fiscale, il documento di riconoscimento della persona a cui è intestato il contratto, il numero di telefono e l’indirizzo della residenza
  • Nel caso della luce, serve anche il codice POD, mentre per il gas bisogna fornire il codice PDR che identificano i rispettivi contatori e che sono indicati in bolletta
  • L’autolettura del contatore della luce o del gas
  • Le coordinate del conto corrente in caso di pagamento con questa modalità
  • L’indirizzo in cui recapitare la fattura per il conguaglio (in caso di voltura)
  • La potenza impegnata e l’autocertificazione di residenza anagrafica se si tratta di una bolletta della luce

Le tempistiche

Il tempo tecnico per ottenere la voltura è di 4 giorni: 2 necessari al venditore per comunicare al cliente finale richiedente l'accettazione della voltura dopo aver verificato la correttezza dei dati; altri 2 per la registrazione della voltura. 

Quando è necessaria una voltura della luce o del gas, entro due giorni lavorativi dal momento in cui si riceve la richiesta di dati, bisogna comunicare tutte le informazioni per registrarli in maniera ufficiale. Una volta accertata la regolarità di questi dati, servono almeno altri due giorni lavorativi per completare l’operazione. Nel caso del subentro, invece, bisogna fare una distinzione:

  • nel caso di un’utenza relativa all’energia elettrica, sono necessari 7 giorni lavoratori, con il fornitore che ha due giorni per inviare la richiesta e la società distributrice che ha altri 5 giorni a disposizione per l’attivazione;
  • per quel che riguarda il gas, i giorni lavorativi sono 12, vale a dire 2 per la richiesta del fornitore ed altri 10 per l’invio di un tecnico e l’attivazione dell’utenza.

Quanto costa la voltura delle utenze?

Ogni costo per la voltura e il subentro è diverso a seconda del tipo di contratto, anche se ne esistono alcuni fissi a seconda che si sia scelta la maggiore tutela oppure il mercato libero. In caso di maggior tutela, sia col subentro che con la voltura si pagano:

  • 25,51 euro per gli oneri amministrativi (IVA al 22%)
  • 23 euro come contributo fisso per il subentro (l’IVA è sempre al 22%)
  • 16 euro per l’imposta di bollo.

Se invece si opta per il mercato libero, i costi sono i seguenti, sempre per le due operazioni:

  • 25,51 euro di contributo fisso per gli oneri amministrativi
  • Una quota di servizio che viene decisa dal fornitore
  • L’eventuale imposta di bollo da 16 euro.

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Voltura, attenzione ai debiti

Prima di procedere con una richiesta di voltura è sempre bene informarsi sulla situazione contrattuale del precedente inquilino, se sia o meno moroso o abbia delle bollette in sospeso.

Nessun problema persiste in caso di subentro - trattandosi di nuovo contratto - ma con la voltura il rischio è di ritrovarsi con i debiti lasciati da un altro utente. 

In tal caso, tuttavia, la giurisprudenza è proiettata verso la decisone che anche nel caso di voltura il nuovo intestatario dell'utenza non abbia nessun obbligo di accollarsi le morosità pregresse di altro utente.

“Ogni richiesta in tal senso – scrive l’Associazione per i Diritti di Utenti e Consumatori - costituirebbe un illecito per il quale potrà essere fatta denuncia all'Agcm e una causa contro il fornitore di energia per ottenere l'erogazione ed il risarcimento del danno”.

Come si richiede il subentro?

La richiesta del subentro è equiparata a una richiesta di attivazione e va presentata, secondo le modalità previste, alla società di vendita che entro 2 giorni lavorativi la trasmette al distributore.

Se nel frattempo l’impianto è stato modificato o trasformato, il cliente dovrà fornire alla società di vendita la documentazione che serve al distributore per verificarne i requisiti di sicurezza. 

La fornitura deve essere attivata entro 10 giorni lavorativi dal giorno in cui il distributore ha ricevuto la richiesta di subentro da parte della società di vendita. 

Quanto costa il subentro?

La prestazione di attivazione ha un costo di 30 € se il contatore è fino alla classe G6; 45 € per contatori superiori alla classe G6. 

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