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Ristoranti in punta di forchetta

Ristoranti in punta di forchetta

A cura di Marco Gemelli

Pitti Taste 2023: gli appuntamenti da segnalare

A cura di Marco Gemelli

Tre giorni da vivere tutto d’un fiato tra assaggi, degustazioni, approfondimenti ed eventi a cavallo tra gastronomia e cultura, tanto per i professionisti del settore quanto per gli appassionati gourmet. Da sabato a lunedì 6 febbraio alla Fortezza da Basso arriva Pitti Taste 2023, la kermesse che ormai da 16 anni trasforma il capoluogo toscano nella capitale della food culture. I più attenti avranno notato che rispetto al passato è cambiata non solo la location (dalla Stazione Leopolda al fortilizio mediceo) ma anche il periodo, anticipato di un mese e mezzo. Ci si dovrà abituare, perché date e location sembrano destinate alla conferma anche per le prossime edizioni. Diversi i temi caldi, che vanno dall'ispirazione tout court del salone – il jazz, scelto come genere musicale che meglio rappresenta la libertà di provare accostamenti inediti – fino al tributo alla pasta quale alimento principe della cucina italiana. E poi ancora spazio agli amari, che dopo il debutto del gin l’anno scorso rivestono un ruolo da protagonista nella Special Area Spirits.

Che Taste resti in equilibrio tra l'essere una fiera di nicchia e coinvolgere sempre più aziende lo dimostrano i numeri: al via ben 538 espositori, con quasi 90 che partecipano per la prima volta, e praticamente tutte le categorie merceologiche rappresentate (salato, dolce, soft drinks, spirits e persino il design), per la gioia di buyer italiani e stranieri dei più importanti negozi specializzati, aziende della distribuzione food, department store e importatori: tra i maggiori mercati di provenienza, non mancano habitué come Stati Uniti, Francia, Regno Unito, Cina ed Emirati Arabi, mentre sono al debutto Brasile, India, Polonia, Singapore e Kirghizistan. 

Fuori dalla Fortezza, invece, nei giorni della manifestazione tutta Firenze si anima con il calendario off “Fuori di Taste”, tra cene a tema, presentazioni e degustazioni nei locali più belli di Firenze. C'è la mostra "Artender" dedicata all'arte nel mondo del bar e della mixology (Grand Hotel Sina Villa Medici) e curata da Federico Silvio Bellanca, il ciclo di presentazioni presso l ‘Harry’s Bar (Maite Distilleria Libera, le praline di Fabrika Cioccolato Asiago, liquorificio Re dei Re e Gin’s Tuscany ), le cene a tema come quelle che coinvolgono l’Aceto Balsamico del Duca all' Architettura del Cibo o il pastificio artigianale di Gragnano 28 Pastai all'Insolita Trattoria.

E ancora la preview della seconda edizione di Tavola Latina, il format cultural-gastronomico che unisce Firenze al Sud America (lunedì alla Vetreria, con cocktail griffati Dovel e il finger food degli chef Salvo Pellegriti e Fancys Salazar) o la serata al The Stellar, sempre lunedì, con i piatti dello chef Luigi Bonadonna abbinati ai tartufi Savini. Ma gli eventi da non perdere sono moltissimi: venerdì alle 20, al Mercato Centrale in scena uno showcooking dedicato al meridione alla scoperta della schiacciata di Massimiliano Parri e Luisanna Messeri, oppure sabato dalle 18,30 Tiratissima ospita il cioccolato al carrello di Noalya abbinato alle focacce, dall’antipasto al dessert, insieme alla Macelleria Falorni che presenta il prosciutto affinato sotto la cenere.

Lo storico ristorante Paoli sabato fa da scenario alla performance live della pittrice Elisabetta Rogai, che dipingerà un ritratto usando il vino di Ruffino, mentre domenica ospita la cena “Fuori di Truffle”, con il tartufo nero pregiato dell’azienda agricola San Pietro a Pettine. 

Domenica dalle 18 alle 20 il nuovo “Il Gusto di Xinge” ospita le specialità Dim Sum con un profumo diverso grazie al caffè Corsini a fare da ingrediente particolare. Non mancano i momenti culturali, con le iniziative dedicate a Gabriele D'Annunzio (venerdì da Riccardo Barthel, organizzato da Rustichella d'Abruzzo) e le pièce teatrali di Leonardo Romanelli (“Come diventare sommelier in 50 minuti”, al teatro Puccini e “Galeotto fu il risotto” venerdì al Teatro del Sale), fino alla presentazione del libro “Pizza Revolution” di Stefano Canosci da Burde.

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