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Loris Pinzani, nato nel 1963 a Firenze, dove vive. Laureato in psicologia presso l'Ateneo fiorentino, specialista in psicologia clinica. Svolge attività di psicoterapia a Firenze e Roma. Coordina intensa attività di ricerca in ambito clinico, ha individuato e teorizzato le componenti del "Processo Anevrotico Terapeutico" PAT; autore di saggi di psicologia clinica, in cui ha teorizzato la metodica riabilitativa, isolandone le componenti. Autore di pubblicazioni specialistiche, è redattore rubriche di psicologia presso reti televisive, direttore scientifico de ilgiornaledipsicologia.it , componente del comitato di redazione della testata neuroscienze.net , consulente di psicologia su reti televisive e radiofoniche. Su Firenzetoday tratterà argomenti di psicologia e psicoterapia legati ai fatti di cronaca e risponderà alle domande dei lettori in "Attualità" e "Psicologia". info@loris-pinzani.it www.loris-pinzani.it Recapito telefonico 3341116316

Psicologia: nel cuore della mente

Alcol, raffica di giovani in coma etilico: di chi è la “colpa”? 

 A cura di Loris Pinzani

In pochi giorni cinque giovani coma etilico. E infuria la polemica sulla vendita di sostanze alcoliche ai minorenni. La polemica si scalda su tutto, con toni aspri che affiorano dai commenti dei social, i quali registrano il disorientamento, caratterizzato da inutile aggressività. L’argomento ha parametri più chiari della soluzione: alcol ai giovani, conseguente coma etilico. Di chi è la responsabilità e come va gestito il problema? Intanto precisiamo che il problema dell’alcol riguarda tutti, non solo i giovanissimi. Il venditore del prodotto per legge ha restrizioni, ossia non può vendere ai minorenni e può farlo entro certi orari, oltre che in luoghi addetti. I genitori, che devono tutelare ed educare, le cosiddette “agenzie formative“ come la scuola e naturalmente, l’attore principale, ossia il giovane. In realtà siamo un corpo sociale formato da parti che come organi in un corpo fisico, si strutturano e sono influenzati reciprocamente in modo potente. Non possiamo pensare che vi siano componenti estranei alla formazione dei giovani di oggi come quelli di ieri, i genitori di oggi sono stati i giovani di ieri, con la formazione dovuta alla società di allora, con i suoi tanti problemi, alcuni dei quali si ripetono tutt’oggi. La società attuale ha formato i genitori della ragazza finita in coma etilico qualche decina di ore fa. La responsabilità di tutto questo non è di una categoria, di una figura o di una legge. Fino a quando daremo responsabilità a categorie, nessuno avrà il merito di essere consapevole delle reali cause. Le colpe, o meglio i motivi, sono di una organizzazione collettiva che è orientata ormai da decenni verso una economia che si è sostituita alla politica, da una politica che si arrende alle richieste di quella stessa economia. Se cerchiamo un colpevole cerchiamolo fra tutti, cerchiamolo nei gruppi che creiamo, non più un grado di osservare l’essere umano.

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