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Aumento del disturbo di depersonalizzazione/dissociazione

Analisi del dottor Loris Pinzani

Quello che stiamo vivendo ha portato a cambiamenti nel comportamento e nel modo di essere; la stessa normalità della vita cambia aspetto. Qualcosa di quello che accade nell’insieme sociale ha portato a rendere più frequente il disturbo psicologico di depersonalizzazione/derealizzazione, nel quale ha luogo un distacco tra i pensieri e l’individuo a cui appartengono.

Si tratta di in un disagio particolare, che entra a far parte della categoria diagnostica dei disturbi dissociativi. È una condizione solitamente non frequente, che provoca un profondo malessere e grave sensazione di smarrimento dovuta alla compromissione del senso di realtà. Il risultato è quello di non sentirsi parte del proprio ambiente, che si osserva senza farne parte. Coloro che ne sono colpiti riportano di vivere una grave condizione di estraneità in cui sentono lontani dalla normale sensazione di essere inseriti un una esistenza generale, come se tutto fosse profondamente irreale.

Si sviluppa un’esperienza di distacco dalla realtà, difficile anche solo da immaginare, come se il soggetto fosse un osservatore di sé stesso e si trovasse fuori dal proprio corpo e distante dalla mente. Similmente, per derealizzazione si intende un’esperienza di estraneità rispetto all’ambiente circostante. In tutto questo il soggetto si rende conto della propria condizione e di quanto essa sia diversa dalla normalità.

In questo periodo la frequenza percepita del disturbo è notevolmente aumentata nella pratica  professionale, rispetto a quello che accadeva fino a due anni prima. È verosimile che questo accada a seguito di circostanze legate all’uso incontrollato di sostanze psicotrope, insieme a condizioni di profonda incertezza personale, in abbinamento alla gravità della condizione in corso. Da questi aspetti siamo portati a concludere che si percepisce un cambiamento profondo, che si riflette nelle abitudini, nel modo essere degli individui e della collettività, tanto nella condizione ordinaria quanto in quella disfunzionale.

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Aumento del disturbo di depersonalizzazione/dissociazione

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