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Arte: i tesori di Firenze

Arte: i tesori di Firenze

A cura di A cura di Rosanna Bari (Giornalista pubblicista e guida turistica qualificata di Firenze)

La Società Canottieri Firenze: nell'alba di un nuovo "rinascimento"

A cura di Rosanna Bari

La Società Canottieri Firenze nacque nel 1886, e i colori adottati per la bandiera e la maglia degli atleti, bianche con tre fasce rosse, furono quelli araldici del Comune di Firenze.

La sede iniziale, uno chalet con struttura in ferro, fu realizzata sulla riva sinistra dell'Arno, in prossimità del Ponte S. Trinita. Ma nel Maggio del 1933, fu spostata sulla riva destra del fiume, al di sotto della Galleria degli Uffizi.
I locali occupati furono quindi quelli delle ex Scuderie granducali posti nei sotterranei del palazzo, abbandonati da tempo: solo il vicino Arco delle Carrozze era rimasto l'unico elemento a tenerne in vita il ricordo. Ottenuto il permesso per la trasformazione degli spazi, e grazie al reperimento di fondi, si poterono infine avviare i lavori di ristrutturazione. Il lungo corridoio a volta, un tempo stalla per i cavalli, lasciato intatto, divenne poi il caratteristico hangar barche.

I Canottieri, impegnati in pesanti allenamenti, ottennero ben presto grandi risultati: le prime importanti vittorie arrivarono nel 1913, dando grande prestigio alla Società. Durante le due guerre mondiali, gli atleti furono costretti ad imbracciare le armi in difesa della Patria: molti di loro caddero sotto il fuoco nemico.

Nella ripresa post-bellica, l'attività dei Canottieri fu di fondamentale importanza nel dare uno dei primi segnali positivi anche se, alle barche che riprendevano a solcare le acque dell'Arno, faceva da triste scenario la città devastata dai bombardamenti. Ma la Società Canottieri doveva rinascere ancora da un'altra terribile catastrofe, l'alluvione del 4 Novembre 1966, quando le acque del fiume sommersero la loro storica sede.

La grande opera di risanamento, che impegnò tutti a lottare contro quintali di fango, dopo due lunghi mesi di faticoso lavoro permise alla Società, con la tradizionale uscita di Capodanno, di segnare la propria vittoria sulla furia dell'acqua: questo rappresentò la sua ennesima rinascita.Anche in quest'ultimo anno però, a causa delle restrizioni per il Covid-19, la Società ha dovuto affrontare una nuova sfida che il neopresidente, Michele Nannelli, ha continuato a portare avanti con grande tenacia: "Durante questo periodo gli allenamenti sono stati concepiti in modo diverso, per permettere agli atleti di continuare ad esercitarsi seppur immersi nel silenzio dell'Arno privato del vocio dei turisti. Queste difficoltà, però, non hanno impedito di portare oltre 40 atleti ai Campionati italiani assoluti 2021 e di conquistare importanti traguardi. Credo che i nostri giovani, la bellezza e la cultura, faranno sì che la nostra città diventi il faro guida nel prossimo rinascimento".

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