Museo Marino Marini: il Sacello del Santo Sepolcro nella Cappella Rucellai
A cura di Rosanna Bari
Posta sul lato sinistro dell'ex Chiesa di San Pancrazio, la Cappella Rucellai è custode della riproduzione del Sacello del Santo Sepolcro di Gerusalemme, che Leon Battista Alberti, architetto di grande fama, realizzò nel 1467 su commissione di Giovanni di Paolo Rucellai.
La Chiesa, già presente nel IX secolo, nella metà del '700 fu oggetto di significativi restauri da parte dell'architetto Giuseppe Ruggeri. Mantenne però, la sua identità di luogo sacro fino al 1808 quando, in seguito alle disposizioni napoleoniche, l'ambiente fu trasformato in sala d'estrazione della Imperiale Lotteria di Francia. In questo periodo fu murato l'ingresso alla cappella sia dalla piazza antistante che dalla navata, e ne fu aperto uno nuovo da Via della Spada, isolando così, di fatto, la struttura.
Il tempietto, prezioso gioiello dell'architettura rinascimentale, fu realizzato in muratura con base rettangolare e abside semicircolare. Fu rivestito con pannelli in marmo bianco di Carrara e verde di Prato con dettagli in marmo rosso. Infine, con un elegante lavoro di intarsio, furono arricchiti da decori a figure geometriche, dall'impresa di Giovanni Rucellai e da tre imprese medicee. In alto, un elegante coronamento a merlatura gigliata, impreziosisce e movimenta la rigorosa linearità dell'insieme.
I pannelli di rivestimento, compreso lo spazio occupato dalla bassa porta d'ingresso che corrisponde a due pannelli, sono in totale trentatrè, con esplicito riferimento agli anni di Cristo. All'interno, il sepolcro di Giovanni Rucellai, sovrastato dall'affresco della"Resurrezione" attribuito a Giovanni da Piamonte.
Durante l'ultimo restauro del 2012, è stato riaperto il passaggio tra la cappella e l'ex chiesa che, dal 1988 ospita la ricca collezione di opere d'arte dello scultore pistoiese Marino Marini (1901-1980). Tra gli anni 1982-'86, infatti, gli architetti Lorenzo Papi e Bruno Sacchi avevano portato a termine la grande opera di recupero che aveva visto tradurre in mirabili forme moderne l'antico ambiente.
Oggi, la Cappella Rucellai, prezioso spazio sacro custodito all'interno di uno spazio museale, rappresenta quell'importante testimonianza del continuo dialogo senza tempo tra passato e presente.