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Arte: i tesori di Firenze

Arte: i tesori di Firenze

A cura di A cura di Rosanna Bari (Giornalista pubblicista e guida turistica qualificata di Firenze)

"La Primavera" di Botticelli: agli Uffizi il capolavoro dell'artista

A cura di Rosanna Bari

Quale miglior dipinto potrebbe celebrare l'arrivo della Primavera se non quello di Botticelli esposto alla Galleria degli Uffizi? Molte e varie sono le interpretazioni che, nel tempo, sono state date dell'enigmatico dipinto che Sandro Botticelli (1445-1510) realizzò nel 1482 circa.

"La Primavera", ambientata in uno splendido giardino, tripudio di fiori appena sbocciati, può essere interpretata sulla base delle teorie neoplatoniche di Marsilio Ficino, come un'allegoria dell'amore che da energia vitale si trasforma in forza spirituale, attuando quel passaggio da vita attiva a vita contemplativa.

La lettura, da destra verso sinistra, mostra Zefiro, vento tipicamente primaverile, che rincorre e feconda la ninfa Clori dalla cui bocca cominciano a spuntare i primi fiori. La ninfa si trasformerà in Flora, dea latina della Primavera che, sorridente, appare con un vestito riccamente fiorito mentre sparge fiori tutt'intorno.

Al centro, elegantemente vestita Venere, dea della bellezza e della fecondità, accanto a lei le tre Grazie su cui Cupido, dio dell'amore, dall'alto è pronto a scagliare la freccia su una delle tre fanciulle unite in una soave danza. Nel volto della giovane al centro, in molti identificano la bellissima Simonetta Vespucci. Accanto a loro Mercurio, emblema di conoscenza, intento a scacciare con il suo bastone le grigie nuvole in alto, per far sì che nel giardino regni un'eterna Primavera: chiara allusione al periodo di pace e prosperità nella Firenze di Lorenzo il Magnifico.

Il dipinto apparteneva a Lorenzo di Pierfrancesco de' Medici, cugino del Magnifico, legato a Marsilio Ficino, Agnolo Poliziano e a tutta quella cerchia di intellettuali che gravitava attorno alla corte del cugino. L'opera probabilmente celebra il suo matrimonio con Semiramide Appiani, nipote di Simonetta Vespucci, nota per la sua bellezza e per la presunta relazione con Giuliano de' Medici. Si narra che Simonetta fosse amata platonicamente da Botticelli che l'ha ritratta nei suoi dipinti più famosi.

Il vento primaverile, che nel dipinto simboleggia l'arrivo della nuova stagione celebrata dall'amore e dalla prosperità, può rappresentare oggi la speranza di ognuno, affinché la fresca aria di Primavera spazzi via il cupo vento di guerra, così che dai nuovi germogli possano sbocciare duraturi propositi di pace e serenità.

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