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Arte: i tesori di Firenze

Arte: i tesori di Firenze

A cura di A cura di Rosanna Bari (Giornalista pubblicista e guida turistica qualificata di Firenze)

Chi sono Nata ad Augusta, in Sicilia, da quasi 20 anni vivo a Firenze, culla del Rinascimento. Ho sempre lavorato nel campo dei Beni Culturali, occupandomi di Catalogazione di Beni Archeologici presso la Soprintendenza di Siracusa e Palermo, e di Beni Storico-Artistici a Firenze. Infine, per curare un altro aspetto del mio lavoro, quello della divulgazione, mi sono qualificata come Guida turistica, per poter così trasmettere, a chi mi ascolta, la mia grande passione per l'Arte. Inoltre collaboro con riviste di settore. Contatti cell. 339-1667051 e-mail: rosannabariguida@gmail.com

Arte: i tesori di Firenze

Pietà Bandini di Michelangelo: il restauro "live"

A cura di Rosanna Bari

Michelangelo aveva poco più di 70 anni quando cominciò a scolpire un blocco di marmo di Carrara per il suo monumento funebre a Roma, città dove ormai viveva dal 1534. La scultura, realizzata nel periodo tra il 1547 e il 1555, presenta il corpo di Cristo al centro sorretto a destra dalla Madonna e a sinistra da Maria Maddalena, dietro di loro Nicodemo, il cui volto cela l'autoritratto di Michelangelo.

Come altre sculture michelangiolesche, la superficie delle figure non è omogenea: alcune parti riflettono della luce divina, mentre altre risentono della volontà dell'artista di essere lasciate in ombra.
La Pietà subì un primo restauro quando Michelangelo, infastidito dalla durezza e dalle impurità del marmo, in uno scatto d'ira cominciò a colpirla. Il tempestivo intervento del suo servitore fece sì che l'opera non venisse irrimediabilmente danneggiata. Dopo il lavoro di restauro da parte di Tiberio Calcagni, collaboratore di Michelangelo, la scultura fu venduta al banchiere Francesco Bandini, da cui prese il nome con il quale oggi la
conosciamo.

Successivamente il Granduca Cosimo III volle acquistare l'opera che, trasferita a Firenze, dal 1722 fu esposta all'interno della Cattedrale, e qui restò fino al 1981 quando, per motivi di sicurezza, fu spostata al Museo dell'Opera del Duomo.
Il 23 Novembre del 2019 ha avuto inizio un importante progetto di restauro del gruppo scultoreo di Michelangelo, grazie alla volontà e all'impegno finanziario della Fondazione Friends of Florence, Fondazione non-profit Internazionale, dedita alla conservazione e alla valorizzazione delle opere d'arte di Firenze e della Toscana.

Il restauro, curato da un'equipe di professionisti formatisi alla Scuola dell'Opificio delle Pietre Dure, è stato preceduto da approfondite indagini diagnostiche per valutare le condizioni del marmo.

La Pietà è rimasta esposta nella Tribuna di Michelangelo, la sala ad essa dedicata, dove è stato allestito il cantiere che avrebbe dovuto avere termine entro l'estate del 2020. Il restauro però, ha seguito la chiusura del Museo a causa della pandemia ancora in corso, e i lavori si sono dovuti tristemente interrompere.

In previsione di una prossima apertura e di una celere ripresa del lavoro interrotto, si spera che ben presto i visitatori possano nuovamente ammirare l'opera di un grande artista, sebbene filtrata dal cantiere "aperto".

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