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Arte: i tesori di Firenze

Arte: i tesori di Firenze

A cura di A cura di Rosanna Bari (Giornalista pubblicista e guida turistica qualificata di Firenze)

Chi sono Nata ad Augusta, in Sicilia, da quasi 20 anni vivo a Firenze, culla del Rinascimento. Ho sempre lavorato nel campo dei Beni Culturali, occupandomi di Catalogazione di Beni Archeologici presso la Soprintendenza di Siracusa e Palermo, e di Beni Storico-Artistici a Firenze. Infine, per curare un altro aspetto del mio lavoro, quello della divulgazione, mi sono qualificata come Guida turistica, per poter così trasmettere, a chi mi ascolta, la mia grande passione per l'Arte. Inoltre collaboro con riviste di settore. Contatti cell. 339-1667051 e-mail: rosannabariguida@gmail.com

Arte: i tesori di Firenze Centro Storico / Via dei Pandolfini

L'oratorio di San Niccolò del Ceppo: un gioiello restaurato

Conosci la città con Rosanna Bari

L'oratorio di San Niccolò si trova in Via Pandolfini, in prossimità di Via Verdi, fu realizzato nel 1561 per ospitare la trecentesca Compagnia di San Niccolò del Ceppo. La Compagnia fu chiamata così dal "ceppo", base d'albero cava, utilizzato per raccogliere le offerte, e dalla vicinanza con l'antico Ospedale del Ceppo.

Il recente restauro, conclusosi nel 2018, ha permesso di recuperare un importante tassello della storia di Firenze, ridando così nuova vita alla struttura gravemente danneggiata durante l'alluvione del 1966.

L'antica struttura, dalla semplice facciata, è preziosa custode oltreché della sua storia, anche di importanti opere d'arte. L'aula occupata dall'oratorio, utilizzata come sala riunioni, ha sull'altare la Crocifissione e Santi di Francesco Curradi, mentre al centro dello scenografico soffitto a volta, amplificato dalle finte architetture di primo Settecento, campeggia San Niccolò in gloria.

Nella sagrestia trova posto la tavola di Beato Angelico, uno dei più importanti artisti del primo '400, Cristo crocifisso tra i Santi Niccolò e Francesco, che ha riacquistato la brillantezza della sua cromia originale grazie al recente restauro da parte dell'Opificio delle Pietre Dure.

Adiacente alla sagrestia, in un piccolo spazio adibito a museo, altri due dipinti del Curradi: il Compianto sul Cristo morto e San Giovanni Battista, importanti testimonianze della pittura religiosa di inizio Seicento.

Tutt'oggi la Compagnia svolge attività di preghiera e opere di carità. Nel giorno di San Nicola, il 6 Dicembre, i confratelli, seguendo un'antica tradizione, fanno dono ai fedeli di un panellino che nella forma ricorda l'attributo identificativo del Santo, le tre sfere d'oro, testimonianza del miracolo delle tre fanciulle salvate da un tragico destino. San Nicola di Bari apparteneva ad una ricca famiglia, e questo gli permise di aiutare i bambini poveri e i bisognosi. La sua figura ha così dato origine al mito di Santa Klaus, Babbo Natale, colui che porta i doni, ancora oggi protagonista delle feste natalizie e della gioia di tutti i bambini.

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