La "Madonna della seggiola": a Palazzo Pitti il capolavoro di Raffaello
A cura di Rosanna Bari
Esposta nella sala di Saturno della Galleria Palatina di Palazzo Pitti, la Madonna col Bambino e San Giovannino, detta la "Madonna della seggiola", fu dipinta da Raffaello a Roma tra il 1513 e il 1514. L'opera fu registrata per la prima volta a Firenze nel 1589 nell'inventario della Tribuna degli Uffizi, circa un secolo dopo passò a Pitti corredata da una nuova cornice riccamente intagliata e dorata.
Nel famoso dipinto la Madonna non indossa il tradizionale abito rosso con manto blu, ma dei semplici abiti esaltati dalle sgargianti tonalità dell'azzurro, del rosso e del verde e, sebbene seduta su una "sedia camerale", riservata alla corte papale, è rappresentata con la semplicità di una popolana. Mentre il piccolo Gesù, raffigurato come un florido bambino paffuto, è teneramente abbracciato a lei che lo stringe a sé come a volerlo proteggere dal
suo stesso destino.
Così, utilizzando un supporto ligneo tondo, Raffaello dipinge Maria come una tenera madre che stringe amorevolmente tra le braccia il suo bambino a manifestargli il suo affetto e trasmettergli la sua protezione, regalando allo spettatore un momento di intimità e tenere effusioni.
Le figure di Maria e del Bambino, connotate da una solida plasticità, occupano quasi tutta la superficie del dipinto, lasciando solo affiorare sulla destra la giovane figura di San Giovanni che, a mani giunte, concentra su di loro il suo sguardo carico di profonda devozione.
Raffaello, pittore e architetto, uno dei più grandi maestri dello scenario artistico di tutti i tempi, era nato ad Urbino nel 1483 e morto prematuramente a Roma nel 1520, dove si era spostato dopo il lungo soggiorno di Firenze. La sua eredità artistica fu di fondamentale importanza per tutti i pittori del Cinquecento e per tutti quelli dei secoli successivi. Nel dipinto, olio su tavola, uno fra i suoi più celebri capolavori, il dettaglio della Madonna seduta su una sedia in uso presso la corte papale, lascia supporre la probabile commissione di Papa Leone X, figlio di Lorenzo il Magnifico, che il pittore ritrarrà successivamente in un dipinto anch'esso esposto a Pitti, assieme ai due cugini cardinali Giulio de' Medici, futuro papa Clemente VII, e Luigi de' Rossi.