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Venerdì, 26 Aprile 2024
Arte: i tesori di Firenze

Arte: i tesori di Firenze

A cura di A cura di Rosanna Bari (Giornalista pubblicista e guida turistica qualificata di Firenze)

"Madonna della scala" di Michelangelo: il restauro dei Friends of Florence

A cura di Rosanna Bari

Donato dalla Fondazione Friends of Florence, a inizio marzo è stato presentato al Museo di Casa Buonarroti il restauro dei due rilievi giovanili di Michelangelo: la "Madonna della scala" e la "Battaglia dei centauri". Il restauro, ad opera di Daniela Manna e Marina Vincenti, è stato preceduto da uno studio diagnostico non invasivo, seguito da un'accurata operazione di pulizia che ha ridato, alla superficie, quei vigorosi effetti cromatici e di luce che pian piano il tempo aveva offuscato.

Le due opere furono scolpite da Michelangelo durante la sua formazione nel Giardino di Lorenzo il Magnifico a San Marco, dove, sotto la guida di Bertoldo di Giovanni, ultimo allievo e collaboratore di Donatello, i giovani artisti si esercitavano copiando dalle collezioni di arte antica della famiglia Medici.

Nella "Madonna della scala", realizzata nel 1490, la figura di Maria occupa tutto lo spazio disponibile. Seduta su un sasso squadrato e con in braccio il Bambino, la Madonna è ritratta di profilo mentre, con sguardo profetico, guarda in lontananza, come a voler distogliere la sua attenzione dal figlio di cui conosce già il triste e doloroso destino. Visto di spalle il Bambino, protetto dalla madre che teneramente lo copre con un lembo della sua veste, sembra essere profondamente addormentato.

A sinistra, su una scala che domina quasi la metà del rilievo, si intravedono dei bambini: due in atteggiamento di danza, probabile omaggio ai putti danzanti di Donatello nella cantoria del Duomo, e altri due mentre sollevano un telo interpretato come un drappo funebre.

Seppur scolpito nel 1490 quando l'artista aveva appena quindici anni, il marmo risulta fortemente caratterizzato da elementi riscontrabili in opere della sua produzione più matura. 

Il rapporto tra il bassorilievo di Michelangelo e lo "stiacciato" di Donatello, che il giovane scultore aveva reinterpretato con uno stile più personale, era già stato evidenziato da Vasari che così ne aveva parlato: "Volendo contrafare la maniera di Donatello, si portò sì bene che par di man sua, eccetto che si vede più grazia e più disegno".

La magistrale opera giovanile di Michelangelo è esposta, fino al 31 luglio, nelle sale allestite al piano terra del Museo del Bargello nella mostra "Donatello, il Rinascimento".

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