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Arte: i tesori di Firenze

Arte: i tesori di Firenze

A cura di A cura di Rosanna Bari (Giornalista pubblicista e guida turistica qualificata di Firenze)

Il leone di Vezzoli come simbolo di pace

A cura di Rosanna Bari

Dal 2 ottobre 2021, un enorme leone rampante, realizzato dall'artista contemporaneo Francesco Vezzoli, ha conquistato la scena di piazza della Signoria, divenendo un moderno protagonista fra le sculture che da secoli decorano lo spazio attorno a Palazzo Vecchio.

Il leone, quindi, si è inserito nel dialogo aperto con gli altri leoni presenti nella piazza: quello di Donatello sull'arengario del Palazzo, e i due ai lati dell'ingresso della Loggia dei Lanzi, evocando così il serraglio in cui in antico questi felini venivano allevati in città, proprio alle spalle di Palazzo della Signoria, nello spazio dell'attuale Via dei Leoni.

L'artista, per la sua opera site-specific (studiata in base al luogo di esposizione), ha scelto la figura del leone, emblema storico di Firenze, per tradurlo poi in simbolo della nostra epoca dominata dall'aggressività, così come aggressivo si mostra al pubblico il suo leone affamato e minaccioso.

Con il titolo "Pietà" l'opera, posta su un alto basamento, si presenta composta da parti di epoche differenti: un leone novecentesco, in equilibrio sulle zampe posteriori, trattiene tra le sue fauci un'antica testa romana del II secolo d.C. mentre, adagiato in basso, il corpo  senza testa di togato romano.

Esposta all'interno di Palazzo Vecchio nello Studiolo di Francesco I, vi è la seconda opera dell'artista: "La Musa dell'Archeologia piange". Altra figura classica di togato che contrasta con la metafisica testa in bronzo. Chiara citazione de "Gli Archeologi" di De Chirico, con cui Vezzoli ha voluto sottolineare l'importanza del recupero dell'arte classica in tempi moderni: "Un atto d'amore nei confronti della classicità che rappresenta le nostre radici culturali".
Ma il monumentale leone, da due mesi circa, poco dopo l'inizio dell'invasione russa in Ucraina, ha subito un arbitrario restyling da parte dell'artista ceco Vaclav Pisvejc. Egli ha dipinto con i colori della bandiera ucraina, azzurro e giallo, la figura del togato romano ai piedi del leone, rendendola così ignaro simbolo di pace e solidarietà con il popolo ucraino da mesi in difesa della propria libertà. Sebbene oggi i colori siano sbiaditi, di sicuro non si è affievolita, però, la speranza che la pace possa presto tornare a scandire i normali ritmi di vita di tutti coloro che combattono per la libertà.

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