Cappella Brancacci: capolavoro del Rinascimento fiorentino
A cura di Rosanna Bari
Nella zona dell'Oltrarno, un gruppo di frati provenienti da Pisa fondarono, nel 1268, la chiesa di Santa Maria del Carmine, e grazie al contributo delle più ricche famiglie fiorentine nei due secoli successivi, nella chiesa e nell'annesso convento, furono realizzate importanti opere di decoro.
L'edificio, sebbene ancora non fosse stata ultimata la costruzione, fu consacrato nel 1422. Ma i lavori, terminati nel 1475, lasciarono incompiuta la facciata che rimase in pietra grezza così come oggi noi la vediamo.
Nonostante l'anonima facciata, la chiesa del Carmine è molto conosciuta perché al suo interno ospita, sul lato destro del transetto, l'importante ciclo di affreschi della cappella che fu di patronato della famiglia Brancacci. Nel 1423 infatti, Felice Brancacci, ricco mercante della seta, aveva affidato a Masolino e Masaccio la decorazione dell'ambiente con scene della vita di San Pietro, protettore della famiglia a cui era stata dedicata la cappella.
Qualche anno dopo, però, i lavori si interruppero per la partenza di Masolino per l'Ungheria e di Masaccio per Roma. Quando poi, nel 1436, a causa della sua politica antimedicea Felice Brancacci fu costretto all'esilio, i frati fecero cancellare tutti i ritratti di coloro che erano legati alla sua famiglia e, successivamente, la cappella fu dedicata alla
Madonna del Popolo.
Quando nel 1480 i Brancacci poterono nuovamente rientrare a Firenze, Filippino Lippi fu incaricato di completare il ciclo di affreschi iniziato circa cinquant'anni prima. Durante il Settecento la cappella subì degli interventi barocchi, e nel 1771 si salvò miracolosamente da un incendio che devastò gran parte della chiesa. Dimenticati per molto
tempo, solo col restauro degli anni Ottanta del Novecento gli affreschi hanno potuto ritrovare la brillantezza dei colori originari.
Per il grande valore che gli affreschi quattrocenteschi hanno avuto nel determinare il cambiamento dello stile pittorico del primo Rinascimento, la Cappella Brancacci è stata sempre oggetto di studio da parte degli artisti di tutti i tempi, e per questo motivo ancora oggi attira l'attenzione dei tanti visitatori provenienti da tutto il mondo.
Dal gennaio 2022, all'interno della cappella è stato allestito un cantiere visitabile che, mentre da un lato dà la possibilità di ammirare i dipinti da vicino, dall'altro permette ad un team di tecnici e scienziati (chimici, fisici, restauratori, architetti e ingegneri) di monitorarne le superfici al fine di elaborare un accurato piano di manutenzione e conservazione preventiva.