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Arte: i tesori di Firenze

Arte: i tesori di Firenze

A cura di A cura di Rosanna Bari (Giornalista pubblicista e guida turistica qualificata di Firenze)

Capodanno fiorentino: alla SS. Annunziata l'omaggio della città

Partenza del corteo storico alle ore 15,15

Secondo il calendario giuliano promulgato nel 46 a.C. da Giulio Cesare, il 25 marzo, giorno dell'Annunciazione, si celebrava anche l'inizio del nuovo anno. Ma, a causa di errori nel computo dei giorni, nell'ottobre del 1582 fu sostituito dal calendario gregoriano, introdotto da papa Gregorio XIII, che anticipava l'inizio dell'anno al 1° di gennaio. Il nuovo calendario, però, fu adottato dalla Toscana solo dal mese di novembre del 1749,
anno in cui il Granduca Francesco Stefano di Lorena ne impose l'adozione.

In occasione dei festeggiamenti che rievocano l'antico Capodanno fiorentino, due importanti eventi animeranno la giornata di sabato 25 marzo. In via il Prato al n. 48, l'enorme portone di legno resterà aperto per consentire la visita al "Brindellone", il grande carro che ogni anno, la mattina di Pasqua, viene trainato da due buoi davanti alla Cattedrale per il tradizionale "scoppio del carro", l'emozionante spettacolo di fuochi d'artificio. L'apertura della "casa del brindellone", dalle 10 alle 18, avrà come cornice i figuranti del Corteo Storico della Repubblica Fiorentina.

Mentre, dal Palagio di Parte Guelfa, alle 15,15 inizierà la suggestiva sfilata del Corteo verso la Basilica della SS. Annunziata dove, davanti alla cappella dell'Annunciazione, verrà solennemente offerto alla Madonna l'omaggio della città.

Secondo la leggenda nel 1252, i Servi di Maria, frati fondatori della chiesa, commissionarono l'affresco dell'Annunciazione ad un pittore chiamato Bartolomeo. Il pittore, seppure si fosse impegnato tanto, continuava ad avere difficoltà nel dipingere il volto di Maria e, preso dalla stanchezza si addormentò. Ma al risveglio, con sua grande sorpresa, vide nel dipinto il volto della Vergine che così si pensò fosse stato miracolosamente dipinto da un angelo. Riguardo all'eccezionale evento, Michelangelo Buonarroti dirà: "Quivi non è arte di pennelli, onde sia stato fatto il volto della Vergine, ma cosa divina veramente".

Considerata miracolosa, l'immagine della Madonna è ancora oggi oggetto di fervida devozione soprattutto da parte degli sposi.

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