rotate-mobile
Arte: i tesori di Firenze

Arte: i tesori di Firenze

A cura di A cura di Rosanna Bari (Giornalista pubblicista e guida turistica qualificata di Firenze)

"Adorazione dei Magi" di Albrecht Dürer alla Galleria degli Uffizi

A cura di Rosanna Bari

Esposta alla Galleria degli Uffizi l'Adorazione dei Magi, capolavoro assoluto di Albrecht Dürer, pittore e incisore, considerato il massimo rappresentante dell'arte e della cultura rinascimentale tedesca, fu realizzata dall'artista nel 1504 dopo il suo primo viaggio in Italia.

Appassionato studioso dell'arte italiana per cui nutriva una profonda ammirazione, si interessò alla pittura di Leonardo e, in particolare, a quella dei pittori veneti Giovanni Bellini e Andrea Mantegna conosciuta durante i suoi due soggiorni italiani. L'Adorazione, nel 1603 appartenente alle collezioni imperiali a Vienna, arrivò a Firenze nel 1793 in seguito allo scambio con un dipinto di Frà Bartolomeo.

Nel dipinto, olio su tavola, si combinano insieme rimandi alla pittura italiana e modelli nordici, come la rinascimentale armonia prospettica tra spazio e figure e l'attenzione per i dettagli descritti con accurato realismo.
Lo spazio, in primo piano interamente occupato dai cinque personaggi, è suddiviso sullo sfondo in vari piani scanditi dalle architetture e dagli elementi del paesaggio minuziosamente descritti. La grande attenzione per piante e animali, carichi di simbolici significati, testimoniano lo scrupoloso studio dal vero da parte dell'artista.

Posta davanti alla capanna, in posizione laterale e di profilo, spicca la semplice figura della Madonna che tiene, sulle ginocchia, un vivace Bambino teneramente proteso verso il re barbuto inginocchiato. Dietro di lui, il volto del re coi capelli lunghi biondi, vestito di verde e girato verso il re più giovane, è dai più considerato un probabile autoritratto del pittore.

La raffinata descrizione della scena, caratterizzata da un'accesa cromia incentrata sui toni del rosso, verde e ardesia dei Magi e del blu e bianco di Maria, si staglia contro il delicato azzurro del cielo sullo sfondo. Mentre, preziosi oggetti di oreficeria risaltano sul rude paesaggio alle loro spalle, dove i resti di antiche rovine testimoniano il cambiamento portato dalla nascita di Cristo.

Si scopre, in basso a sinistra, sul sasso squadrato vicino alla Madonna, la data del 1504 e il monogramma "AD" con il quale l'artista firmò la sua opera. Sulla destra, invece, il gruppo di cavalieri è una probabile citazione dell'Adorazione dei Magi di Leonardo, chiaro omaggio alla pittura del grande maestro toscano.

Si parla di

"Adorazione dei Magi" di Albrecht Dürer alla Galleria degli Uffizi

FirenzeToday è in caricamento