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L'ultima corsa: il viaggio correndo di Ivan e Salah

Da Firenze alla Germania correndo: 700 chilometri tra disavventure e divertimento

Due amici, un cambio di abiti, qualche medicina e 700 chilometri da correre insieme. L’avventura di Ivan Poggi e Salah Farhate è iniziata il 6 luglio a Firenze e si è conclusa il 29 a Saarbrücken in Germania. 24 e 23 anni, la passione per l’atletica e lo sport (che li ha fatti conoscere) e una grande amicizia. 

Salah, marocchino di nascita ma italiano di adozione, arriva nella città gigliata nel 2004, qualche mese fa ha deciso di cambiare vita e di trasferirsi in Germania per lavorare. Da questo trasferimento è nata l’idea de “L’ultima corsa”: ovvero l’ultima occasione - prima del trasloco ufficiale - per fare quello che da quando sono amici hanno sempre fatto, correre. Ivan quasi a scherzo propone a Salah di andarlo a trovare di corsa e come nelle migliori storie lo scherzo è diventato realtà. Salah decede però di accompagnare l’amico, così torna in Italia e iniziano quest’avventura: Firenze - Saarbrücken di corsa. 

L’allenamento non gli manca, si sono preparati durante gli anni in atletica alla scuola Assi Giglio Rosso e per il podismo all’associazione sportiva dilettantesca Le Panche Castelquarto. Come spiega Ivan “non abbiamo mai gareggiato in lunghezze estreme, massimo 40 chilometri”, per loro questo viaggio è una sfida sportiva. 

Si attrezzano con uno zaino, un cambio, un impermeabile, una camelback (una sacca d’acqua molto simile ad un catetere) una Go Pro, qualche medicina e lo scopo di spendere il meno possibile - in totale hanno speso 800 euro a testa compreso il biglietto del volo per tornare in Italia. Seguono il percorso della Via Francigena e arrivano a Lucca dormendo in ostelli che applicano una tariffa scontata per i viandanti, poi Viareggio (dove si sono dovuti riposare due giorni per un problema al ginocchio di Ivan), Aulla, hanno attraversato il valico appenninico del Passo della Cisa, poi Piacenza, Pavia, Milano, Como, Lugano, Basilea per arrivare in Alsazia costeggiare il Reno e sentirsi un po’ spersi perché i paesi ci sono ma sono piccoli, senza hotel senza ristoranti o bar, “carini ma non turistici”. Poi arrivano a Strasburgo ed infine a Saarbrücken. In media hanno percorso 30 chilometri al giorno, quasi tutti correndo, solo alcune tappe le hanno dovute finire camminando sfiancati dalla stanchezza e da un meteo inclemente. 

L'ultima corsa: diario di un viaggio

“Non sempre era possibile fare le lavatrici quindi le condizioni igieniche spesso erano precarie, talvolta siamo stati costretti a lasciar asciugare al sole gli abiti sudati, parliamoci chiaramente eravamo un po’ puzzolenti - racconta ridendo Ivan -. A me sono cadute tre unghie, abbiamo spinto i nostri corpi un po’ al limite, ma è stato bello”. Se questa esperienza ha unito ancora di più i due amici ha creato un po’ di sconcerto in famiglie e compagnie di amici. “A mia mamma l’ho detto il giorno stesso della partenza, era preoccupata ma felice per me”.

Questa doveva essere, come accennato, la loro ultima corsa insieme prima del trasferimento di Salah, ma per questioni burocratiche il trasloco slitterà di alcuni mesi e utilizzeranno questo tempo per progettare il prossimo viaggio. “Stiamo pensando alla Costa Azzurra, così faremo il bagno. Il sogno sarebbe arrivare fino a Barcellona, ma il viaggio sarebbe troppo lungo. Stiamo valutando”.

Dal viaggio fino a Saarbrücken (che sarà raccontato da un video realizzato da Davide Bianco e Filippo Sorvillo) hanno imparato che dovranno portarsi più medicine, le forbicine per le unghie e mai e poi mai togliersi la maglietta con in spalla lo zaino. “Abbiamo conosciuto delle belle persone, alcune particolari come una signora di 80 anni che ci ha ospitati in Alsazia quando non sapevamo dove andare e si inventava i prezzi da farci pagare - ricorda ridendo Ivan - e abbiamo trovato tanta ospitalità, non vediamo l’ora di provare nuovamente questa esperienza”.

Potete seguire l'esperienza di Ivan e Salah sulla pagina Instagram Lultimacorsa, entro fine mese dovrebbero uscire dei video che racconteranno il viaggio: in parte realizzati con la Go Pro e in parte ripresi dai due videomaker Davide Bianco e Filippo Sorvillo.

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