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Palazzo Vecchio imbrattato, Ultima Generazione: “Amiamo l'arte, ma questo è l'unico modo per farci ascoltare”

Irene fa parte del gruppo della Toscana del movimento degli attivisti: “Favorevoli a incontrare Nardella, ma in un dibattito pubblico”

L'imbrattamento di Palazzo Vecchio da parte di due attivisti del gruppo di Ultima Generazione, con conseguente intervento del sindaco Nardella, ha fatto il giro del mondo. Il video del primo cittadino di Firenze che corre a “salvare” Palazzo Vecchio è diventato virale nel giro di poche ore dopo l'accaduto. Il risultato che il movimento si auspicava, dato che uno degli obiettivi è proprio questo: attirare l'attenzione della politica e dei mass media con azioni di disturbo non violente, per evidenziare il problema che ormai tocchiamo con mano ogni giorno: la crisi climatica e ambientale. 

Giusto, sbagliato? Forse la verità, come spesso capita, sta nel mezzo. Di sicuro c'è una cosa: il movimento di Ultima Generazione, come molti altri, arriva a fare questo perché non vengono ascoltati. Basti pensare che chi ne fa parte (non solo giovani ma persone di tutte le età), è pronto a “sacrificarsi” per urlare al mondo che bisogna cambiare, e in fretta. E nella piena consapevolezza dei gesti che andranno a fare. 

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A raccontarci tutto questo è Irene, 41enne che fa parte del gruppo della Toscana di Ultima Generazione: “Ci tengo a precisare che le due persone protagoniste dell'episodio di Palazzo Vecchio sono due liberi cittadini, che preoccupati della situazione in essere, hanno preso questa decisione. Nessuno di noi si diverte a fare queste azioni. Sono gesti scioccanti, sia per noi che per l'opinione pubblica, ma non c'è altra maniera per farci ascoltare dalla classe politica, che sistematicamente ci ignora. Sappiamo bene che non siamo simpatici, ma non possiamo fare altrimenti quando si affronta una crisi come quella che stiamo vivendo”.

“Negli anni precedenti abbiamo fatte manifestazioni pacifiche, marce, ma non è servito a niente – continua Irene -. Questi gesti sono consequenziali, perché altri metodi non sono risultati efficaci”. D'altronde quando il tempo sta per scadere, si è pronti a fare di tutto. L’emergenza climatica è dovuta all’aumento della temperatura sul nostro pianeta, fenomeno certamente ciclico ma che viene ora influenzato in maniera decisiva dall’attività dell'uomo, che per troppo tempo ha utilizzato fonti energetiche fossili come carbone, petrolio e metano. 

Secondo gli scienziati, il punto di non ritorno è fissato tra 4, massimo 5 anni. Ecco perché persone come Irene sono pronte a “sacrificarsi” per urlare al mondo e alla classe politica che bisogna agire. Ma perché non vengono presi in considerazione? “Cambiare vuol dire danneggiare l'attuale tessuto economico. Purtroppo si tratta sempre di interessi. Basti pensare che parte dei ministri che ci sono oggi hanno fatto una parte della loro carriera all'interno delle industrie fossili. Arriveremo a razionare l'acqua, forse a rubarla dal vicino. I politici invece di diventare protagonisti di una storia che può ancora cambiare, preferiscono non dare fastidio al sistema economico. Abbiamo ancora un po' di tempo per fare qualcosa. O il cambiamento si fa adesso, oppure sarà troppo tardi tra qualche anno”.

Qualcosa in effetti sembra muoversi dopo il fatto dello scorso 17 marzo. A mente fredda il sindaco Nardella ha infatti espresso la propria volontà di incontrare gli attivisti di Ultima Generazione per cercare di trovare soluzioni: “A Nardella – dichiara Irene – vorrei innanzitutto dire che i 5000 litri d'acqua che sono stati utilizzati per pulire Palazzo Vecchio non sono niente in confronto ai milioni di litri d'acqua che vengono dispersi a Firenze ogni giorno. Inoltre vogliamo specificare che noi amiamo l'arte, e non faremmo mai niente per danneggiarla. Non abbiamo mai creato un danneggiamento. Quando ci attacchiamo a quadri, ci attacchiamo ai vetri non alla tela. Per quanto riguarda l'incontro, vorremmo che fosse pubblico, dove tutti i cittadini possono partecipare. Vorremmo che il sindaco facesse più investimenti per limitare le emissioni inquinanti. Le vernici che utilizziamo per imbrattare sono tutte lavabili, spariscono. Le emissioni invece no, rimangono nell'aria e vanno a finire nei polmoni dei cittadini”.

L'azione di Palazzo Vecchio non sarà l'ultima. Finché la politica continuerà a criminalizzare invece di ascoltare, gli attivisti di Ultima Generazione così come altri movimenti, continueranno a lottare e sacrificarsi in nome del futuro del nostro pianeta: “Non ci fermeremo – conclude Irene -, finché non verrà fatto qualcosa di concreto. Non ci importa se continueranno a darci degli idioti o etichettarci come vandali. Ho due nipoti e non voglio che fra un po' di anni siano costretti ad emigrare nel nord Europa perché il 20% del pianeta entro il 2050 sarà soggetto ad una desertificazione”.

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