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Attualità Centro Storico / Piazzale degli Uffizi

Raffaello e Michelangelo a confronto nella nuova sala degli Uffizi

La nuova esposizione celebra il periodo unico in cui i due artisti vivevano a Firenze. Importanti modifiche anche alle sale della Galleria Palatina

Nella grande sala numero 41 del corridoio di ponente degli Uffizi, che fino all’ottobre 2016 ha ospitato i dipinti di Sandro Botticelli riallestiti in nuovi spazi, è nato ora un nuovo allestimento che mette a confronto Raffaello e Michelangelo, che dal 1504 al 1508 erano contemporaneamente a Firenze. Insieme all’adiacente Sala di Leonardo, che aprirà tra poche settimane, la nuova sala che riunisce i capolavori di Raffaello e Michelangelo celebra il periodo davvero unico nella storia dell’umanità, quando in città, nel giro di un pugno di anni, i più grandi artisti del mondo crearono le opere iconiche che oggi fanno parte dell’idea universale del Rinascimento in Italia.

La nuova esposizione

La fioritura delle arti durante la prima Repubblica Fiorentina del gonfaloniere Piero Soderini (1498-1512) fu dominata dalla concorrenza tra numerosi protagonisti di un mecenatismo illuminato, e pertanto la nuova installazione riporta alla luce il ruolo di committenti privati, come i Doni – oltre al Papa, gli unici committenti che riuscirono a strappare capolavori sia a Michelangelo, sia aRaffaello – e i Nasi, per i quali l’Urbinate dipinse la Madonna del Cardellino. Questo capolavoro, insieme alle altre opere del maestro si riunisce al Tondo Doni di Michelangelo, dipinto all’incirca nello stesso periodo.

Da Palazzo Pitti arrivano i due ritratti di Maddalena e Agnolo Doni di Raffaello. La nuova esposizione, come sottolinea il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, mette in dialogo opere, artisti e i loro committenti.

Allo stesso tempo, il Ritratto di Perugino attribuito a Raffaello da gran parte della critica, è spostato nella sala 27 per lo stesso principio di dialogo ideale tra opere e artisti.

La nuova sala dedicata a Raffaello e Michelangelo

Per quanto riguarda le scelte tecniche adottate per la nuova sala di Michelangelo, il curatore del patrimonio architettonico degli Uffizi, l’architetto Antonio Godoli – responsabile del progetto insieme all’architetto Nicola Santini - spiega che “i dipinti principali sono allestiti all’interno di teche vetrate che consentono di osservarli a distanza ravvicinata. La condizione climatica all’interno delle teche, controllata da strumenti sempre connessi con lo staff, garantisce le migliori condizioni di conservazione, e le strutture metalliche degli espositori hanno requisiti antisismici: questo sistema di esposizione progettato dagli Uffizi e già adottato per Botticelli, Leonardo e Caravaggio, ha trovato poi realizzazione in altri casi della contemporanea museografia".

Restituzioni e aggiunte alla Galleria Palatina

Ne esce avvantaggiata anche la Galleria Palatina, il più importante nucleo di opere di Raffaello al mondo: invece di 11 in futuro ospiterà 12 opere dell’Urbinate. Grazie infatti al trasferimento dagli Uffizi del Ritratto di giovane con la mela (forse Francesco Maria della Rovere), a Palazzo Pitti viene ad essere documentata anche la ritrattistica dell’ultimo periodo dell’artista a Urbino, rafforzando così il concetto all’origine della trasformazione della Sala del Saturno in uno spazio dedicato al Sanzio. Ricollocata nella Sala di Saturno anche la Testa di Maria Maddalena di Pietro Perugino (1494), maestro di Raffaello. Anche il Ritratto di Leone X è destinato a tornare a Palazzo Pitti – da dove fu tolto solo negli anni '50 del Novecento – dopo il suo restauro attualmente in corso all’Opificio delle Pietre Dure. Sarà un ricongiungimento con l’altro grande ritratto papale di Raffaello, Giulio II, che dagli Uffizi si trasferisce alla Galleria Palatina e che sarà possibile ammirare fin da subito, nella parete già occupata da un cinquecentesco Ritratto di scultore destinato al nuovo allestimento degli autoritratti e ritratti di artisti agli Uffizi (dove sarà anche l’Autoritratto del Sanzio).

La Sala di Saturno alla Palatina diventerà in questo modo una specie di mostra permanente di dipinti di Raffaello.

Il progetto

Tutto il progetto del restauro e della risistemazione della sala di Raffaello e Michelangelo è stato generosamente offerto dagli Amici degli Uffizi e dai Friends of the Uffizi Galleries, le uniche associazioni senza fini di lucro interamente dedicate al sostegno, alla tutela e alla valorizzazione delle Gallerie degli Uffizi. Il nuovo allestimento è introdotto da una lectio magistralis di Antonio Paolucci, già Soprintendente ai Beni Artistici e Storici, e Ministro per i Beni culturali e ambientali, e Direttore dei Musei Vaticani.

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