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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Neo mamme al tempo del Covid: scarsa socialità e boom di disturbi psicologici

In occasione della festa che le celebra, parla la psicologa Cristina Di Loreto di Me First

Chi sono le mamme 'nate' in questa era così anomala ed emergenziale? Un’epoca fatta di tamponi, mascherine, paura e distanziamento? A scattare la fotografia della mamma al tempo del Covid è Cristina Di Loreto, psicologa, psicoterapeuta, mamma e fondatrice della start up fiorentina Me First che, con la sua Academy strutturata e il suo team di psicologi e psicoterapeuti, è la prima 'palestra di crescita personale' unicamente pensata per i bisogni di una mamma e per il suo benessere individuale.

"In occasione della festa che celebra una delle figure tra le più importanti nella nostra società, pensiamo sia giusto soffermarci sull’identikit delle donne che sono diventate mamme tra il 2020 e il 2022 – spiega Di Loreto -. Sono donne che hanno dovuto affrontare una solitudine ben più profonda di quella che già si vive in questo delicato momento di transizione. Sono donne che hanno vissuto il puerperio spesso isolate. Se da un lato alcune hanno potuto contare sul compagno in smart working, molte neomamme hanno dovuto rinunciare al prezioso supporto delle madri o delle suocere".

Disturbi psicologici raddoppiati

Uno studio pubblicato sulla rivista Frontiers in Women’s Global Health ha rilevato che l’impatto di questo momento storico sulla salute psicologica delle neo madri è stato imponente. La ricerca, condotta su circa 900 donne ha registrato un tasso raddoppiato di disturbi psicologici dello spettro ansioso e della depressione post partum.

Psicologia: nel cuore della mente A cura di Loris Pinzani

"La pandemia ha destabilizzato la salute psicologica delle neomamme su moltissimi fronti: l’assenza dei compagni o delle compagne nel periodo pre parto o del parto, la solitudine nei momenti successivi, ma anche la scarsa attività fisica nei momenti di lockdown e la conseguente diminuzione di ormoni importanti per il benessere madre-bambino, il distanziamento sociale e quindi la reale e concreta mancanza del supporto sociale, uno dei più importanti fattori protettivi dal punto di vista psicologico per contrastare la depressione post partum" prosegue Di Loreto.

"La mancanza di socialità, dal mio punto di vista e dal mio osservatorio privilegiato composto dalle madri che incontro grazie al progetto Me First, ha creato anche un nuovo fenomeno: l’abitudine a evitare contesti sociali per chi ha bambini sotto i 3 anni. La maggior parte delle 'mamme covid', insomma, fatica a percepire la ‘normalità’ così come è intesa dalle mamme pre Covid. Il mio augurio per la giornata in cui si festeggia la mamma – conclude la psicoterapeuta- è recuperare pezzo dopo pezzo quelle cene con parenti e amici o quelle piccole trasferte, che aiutano a vivere la maternità anche nelle sue componenti sociali e fuori dalle mura domestiche".

Motherwood: il podcast su spotify

L’impresa fiorentina per affrontare la maternità con il self coaching ha messo gratuitamente a disposizione un progetto che si chiama “Motherwood”: si sviluppa in dieci episodi (podcast) ascoltabili su Spotify. I testi sono scritti dalla giornalista e autrice Silvia Galeazzi e interpretati dall’attrice Gaia Nanni. Tanti i temi affrontati: il senso di inadeguatezza materno, la gestione del tempo, le difficoltà del post partum, la relazione di coppia dopo l’arrivo dei figli, con le famiglie di origine e le altre mamme, la percezione dell’immagine corporea dopo la gravidanza, il senso di colpa e l’equilibrio vita/lavoro, l’intimità sessuale dopo l'arrivo dei figli, le competenze apprese con la maternità e la mamsilienza.

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