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Attualità Lastra a Signa

Lastra a Signa, lo Spedale di S.Antonio diventerà centro per le attività di studio e alta formazione

L'antico complesso cittadino è passato nelle mani del Comune, che ha come obiettivo il recupero totale del complesso per la fruizione di tutti i locali da destinare ad attività di studio e alta formazione

L'antico Spedale di Sant'Antonio di Lastra a Signa è ufficialmente di proprietà del Comune. La scorsa settimana è stato firmato l’atto di attribuzione e trasferimento a titolo gratuito al Comune di Lastra a Signa dell’immobile da parte del Demanio Pubblico dello Stato. Con questo passaggio si completa quindi il procedimento di Federalismo culturale per un bene che è uno degli edifici più importanti, dal punto di vista storico e architettonico, presenti non solo del Comune di Lastra a Signa ma anche in tutto il territorio della Città Metropolitana di Firenze. 

L’Antico Spedale di Sant’Antonio è un edificio risalente al 1.400 che deve la sua realizzazione ai Consoli dell’Arte della Seta di Firenze con funzione di accoglienza di pellegrini e viandanti che percorrevano la via Pisana. “Dietro a questa firma ci sono anni di lavoro – commenta entusiasta la sindaca di Lastra a Signa Angela Bagni-. Lavoro che ha visto impegnato l'amministrazione comunale, il demanio, il segretariato e la sovrintendenza, perché ha avuto nel passato e ancora oggi una valenza importantissima. Negli anni eravamo un po' impediti perché potevamo usare solo degli spazi parziali per eventi ed esposizioni, mentre il volume rimanente non era accessibile. C'era un necessario bisogno di intervenire con un restauro, anche per una sicurezza della struttura. Grazie al duro lavoro siamo riusciti a ottenere questo progetto di riqualificazione”.

Altro obiettivo del Comune è l’utilizzo del complesso anche come spazio museale per gli “Uffizi Diffusi”, progetto di espansione della sede museale fiorentina sul territorio in fase di programmazione. Ciò consentirà di ospitare all’interno dell’ex Spedale di Sant’Antonio opere d’arte provenienti direttamente dal museo fiorentino, inserendo così la struttura all’interno di un progetto museale condiviso e diffuso sul territorio. 

“Al centro del progetto- continua la sindaca – metteremo il lavoro, oltre che allo studio e alla parte legata ai convegni e alle mostre. Dentro il complesso verranno fatti corsi di formazione in spazi di un certo livello. Le grandi aziende che ci sono nella zona, anche a Scandicci, richiedono questi spazi belli che abbiano un collegamento con la nostra storia. Questi spazi serviranno anche per i giovani imprenditori che vorranno lavorare sulle loro startup. E' un progetto che ha varie branche, non solo culturale”.

“Fortunatamente il Pnrr ha apprezzato il nostro progetto e quindi è stato finanziato per grossa parte, per un totale di oltre 4 milioni di euro. E' già stata fatta la gara per la progettualità per quanto riguarda il progetto di fattibilità tecnico-economica e il progetto esecutivo, che si concluderà entro il mese di gennaio. Entro l'estate si concluderà la gara per affidare i lavori e partire poi praticamente nell'autunno del 2023. Fortunatamente il Pnrr ci obbliga a rispettare delle date, quindi entro il 2026 i lavori dovranno essere conclusi”.

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