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Attualità Centro Storico / Piazza della Santissima Annunziata

Musart: piazza Santissima Annunziata incantata da De Gregori | FOTO

Uno spettacolo di due ore che ha ripercorso la carriera del cantautore dalle canzoni più famose a perle quasi inedite

Vestito di nero e con il suo inseparabile cappello, De Gregori ha suonato la chitarra, l'armonica e ha incantato piazza della Santissima Annunziata con il suo timbro avvolgente e la sua presenza scenica.

Due ore di poesia che sono state disturbate solo da qualche probelma tecnico che ha interrotto cantante e band proprio durante l'omaggio a Lucio Dalla con la canzone 4/3/1943, dopo qualche minuto di caos i problemi sono stati risolti, nonostante in sottofondo si sentissero delle interferenze, e il concerto si è avviato verso la fine.

Lo spettacolo è stato l'occasione per ascoltare alcune delle sue canzoni più famose (La donna Cannone, Buonanotte Fiorellino, Caterina, La leva calcistica della classe ’68, Generale) ma anche alcune meno conosciute e cariche di grande emozione. I musicisti con lui sul palco sono stati dei compagni di viaggio perfetti: Guido Guglielminetti al basso, Paolo Giovenchi alla chitarra, Alessandro Valle alla pedal steel guitar e Carlo Gaudiello al pianoforte.

De Gregori al Musart

Per il bis (arrivato con qualche minuto di ritardo per colpa dei problemi tecnici) torna sul palco con un calice di vino in una mano e nell'altra una sigaretta, si è scusato per i disagi: "Viva la musica e l'arte, abbasso la tecnica". Poi invita la moglie "chicca" a raggiungerlo e insieme cantano "Anema e Core", un momento di grande complicità e emozione. Gran finale con Rimmel. 

Francesco De Gregori saluta il pubblico ringraziando per la partecipazione e definisce un onore aver cantato in Santissima Annunziata essendo per metà fiorentino (la madre era di Firenze). "Ci vediamo presto".

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