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Covid: quando sarà il picco dell'ondata estiva e come cambia l'isolamento dei positivi

Aumentano le richieste al governo di rivedere l’obbligo di quarantena almeno per chi non ha sintomi e lavora nei servizi essenziali (come sicurezza, trasporti, sanità) o comunque prevedendo mini isolamenti come accade negli Usa, dove i contagiati possono uscire di casa dopo 5 giorni senza test

A inizio luglio un milione di italiani è positivo al Covid. A Firenze, nel suo piccolo, si viaggia a una media di oltre 1.300 positivi al giorno. L'ondata estiva causata dalle sottovarianti di Omicron è in pieno svolgimento e, anche se in modo contenuto rispetto al passato, crescono a livello nazionale e locale ricoveri e decessi.

I 929 mila contagi ufficiali accertati ieri, venerdì 2 luglio, potrebbero essere in realtà almeno il doppio secondo le stime degli esperti. "C'è un'ondata in corso, è necessario continuare con misure di cautela come l'utilizzo delle mascherine e con la campagna di vaccinazione, la leva fondamentale di questi mesi", ha spiegato il ministro della salute Roberto Speranza.

"Gradualmente abbiamo trasformato in raccomandazioni gli obblighi sulle mascherine, che sono ancora obbligatorie sui mezzi di trasporto, negli ospedali e nelle Rsa. La mancanza dell'obbligo non significa non doverle più usare, ma puntare sulla responsabilità individuale. Il mio invito a tutti è a usare le mascherine ogni volta che c'è rischio di essere contagiati. La cosa più importante ora è proteggere i fragili: il mio appello a loro è di non aspettare l'autunno, ma di fare subito la quarta dose per proteggersi".

Crescita esponenziale

La crescita dei positivi è esponenziale, +50% ogni 7 giorni: l’incidenza nel giro di due settimane è passata da 310 casi ogni 100mila abitanti a 504 e poi a 763 nell’ultimo report dell’Iss pubblicato ieri che registra un Rt schizzato a 1,30, ben sopra la soglia epidemica. Se milioni di persone vanno in isolamento, sono a rischio i servizi essenziali, a cominciare dalla sanità dove solo a giugno gli operatori positivi che sono rimasti a casa in quarantena sono stati 20mila.

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Se, come si prevede, tra due-tre settimane l'ondata raggiungerà il picco, gli isolamenti domiciliari potrebbero mettere in difficoltà trasporti, ospedali e altri servizi pubblici, già alle prese anche con i giorni di ferie estive. "A luglio questa ondata andrà ad esaurirsi - dice a La Stampa l'epidemiologo dell'Università del Salento, Pier Luigi Lopalco - e se non spunterà qualche nuova e più insidiosa variante dovremmo passare un ferragosto tranquillo".

'Nodo' isolamento

Aumentano così le richieste anche all’interno dell'esecutivo di rivedere l’obbligo di isolamento almeno per chi non ha sintomi e lavora nei servizi essenziali o comunque prevedendo mini quarantene come accade negli Usa dove i positivi asintomatici possono uscire di casa dopo 5 giorni e senza obbligo di tampone.

Lopalco invita a far presto e a cambiare le regole sull'isolamento di chi ha il Covid e lancia l'idea di togliere l'isolamento domiciliare almeno agli asintomatici che lavorano nei servizi essenziali, come sicurezza e sanità, indossando sempre le Ffp2. Un ripensamento generale dell'isolamento domiciliare dei contagiati dovrà in ogni caso prima o poi avvenire, perché la maggiore contagiosità delle nuove varianti e la loro minore patogenicità saranno caratteristiche dell'evoluzione del Covid verso l'endemizzazione.

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