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Conferenza Draghi e piano riaperture: dal 26 Aprile zona gialla, poi palestre ed eventi

Precedenza all'attività all'aperto

Tornano le zone gialle, ma "il sistema a colori resta"

Un piano, quello presentato oggi dall'esecutivo, che sancisce un cambio di passo nella strategia di contenimento della pandemia. "Ci sono stati due fattori fondamentali che ci hanno consentito di vedere una piegatura la curva epidemiologica" ha spiegato il ministro della Salute. "Le misure che hanno prodotto dei risultati e i vaccini. Abbiamo un indice Rt a 0.85 e per la previsione per prossima settimana è sotto 0.8. L'incidenza è a 182 casi su 100mila abitanti e la stragrande maggioranza delle Regioni va verso miglioramenti epidemiologici. Siamo in condizioni di dare un segnale di ripresa al Paese". 

"Noi stiamo allargando a un'ipotesi di zona gialla - ha evidenziato Speranza -, quindi c'è una profonda differenza con l'impianto di prima e diamo un segnale che va nella direzione giusta", ma comunque, "resta vigente il modello per zone e fasce" il sistema dei colori, "un modello prudenziale che sarà capace di leggere eventuali situazioni che dovessero verificarsi nei territori".


Il "coprifuoco" non verrà cancellato
Anche il coprifuoco resterà in vigore: "Per questa fase, la scelta del governo è di conservare la limitazione oraria del cosiddetto coprifuoco ancora esattamente come è oggi vigente" ha puntualizzato il ministro della Salute rispondendo alle domande dei giornalisti. "Il governo poi valuterà settimana dopo settimana l'evoluzione della curva epidemiologica e adeguerà eventualmente anche ulteriori misure. C'è un percorso di gradualità - ha ribadito - non c'è un momento x in cui tutto cambia". Non è ancora chiaro come il coprifuoco si potrà conciliare con la probabile riapertura dei ristoranti di sera. 

Draghi: "Se seguiamo le regole, il rischio ragionato diventa un'opportunità"
Il presidente del consiglio ha definito il piano un rischio "ragionato" ma basato comunque sulle "evidenze scientifiche". "L'aver privilegiato l'attività all'aperto è fondata su dati scientifici" ha detto il premier. Che poi ha invitato gli italiani a rispettare le regole. "I provvedimenti che governano il comportamento nelle attività riaperte devono essere osservati scrupolosamente. In questo modo, il rischio ragionato diventa un'opportunità. Penso che si possa guardare al futuro con prudente ottimismo e con fiducia", le parole del premier, che ha messo l'accento sugli "spostamenti consentiti tra regioni gialle e con un pass tra regioni di colore diverso". Quindi, ha fatto l'elenco delle attività coinvolte dalle riaperture progressive: "Scuola, ristorazione, musei, teatri, cinema, spettacoli, eventi sportivi, piscine, palestre, attività sportive, fiere, congressi, stabilimenti termali, parchi tematici".

Le regioni che potrebbero passare in zona gialla dal 26 aprile
Ma quali sono i governatori che possono già iniziare a programmare le riaperture? In questo momento ci sono ben 11 regioni che dati alla mano avrebbero numeri da zona gialla. Si tratta di Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto e le Province autonome di Bolzano e Trento. In una settimana può succedere ancora di tutto, ma alla luce dei numeri di oggi dal 26 aprile la cartina dell’Italia potrebbe essere molto più gialla che rossa e arancione. 

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