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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Cimice e moscerino dagli occhi rossi: insetti dall'Asia golosi di frutta che devastano le coltivazioni

Arrivati da qualche anno sono sempre più pericolosi: ecco perché preoccupano i nostri agricoltori

Scarse piogge, clima sempre più caldo. Quali effetti sulla nostra agricoltura? I pericoli sono sempre più forti. A partire dai nuovi insetti che rischiano di minare le nostre coltivazioni. La cimice asiatica e il moscerino dagli occhi rossi sono quelli particolarmente temuti dai produttori ortofrutticoli per le perdite dei raccolti che possono provocare.

Il moscerino dagli occhi rossi

Il moscerino dagli occhi rossi attacca tutte le specie frutticole e viticole. E' chiamato anche "moscerino dei piccoli frutti". Ama mirtilli, lamponi, more, fragole. Ma in realtà ha provocato danni anche su ciliegi, peschi, susini, albicocchi. E su kiwi, cachi, fichi e uva. Inoltre è stata riscontrata un’infestazione su mele già danneggiate.

Originario del Sud-est dell’Asia è stato anni fa importato in Nordamerica, dove ha già causato danni considerevoli. In Europa è stato riscontrato per la prima volta nel 2009 in Italia e in Spagna.

L'infestazione avviene attraverso la frutta matura già caduta dall'albero, che attaccano. Ma poi si propagano. Una femmina può deporre complessivamente circa 400 uova. Già dopo un giorno sgusciano le larve (bachi) ed iniziano a nutrirsi all’interno dei frutti. Con condizioni climatiche favorevoli possono comparire oltre 10 generazioni all’anno.

Esternamente sui frutti sono riconoscibili punture e chiazze infossate. Successivamente si hanno marcescenze fungine o batteriche. Si riportano perdite di produzione fino all’80%, talvolta perfino perdite totali del raccolto.

Per allontanarlo bisogna intanto ripulire il campo da tutti i frutti caduti. Si possono usare gli insetticidi, ma dato che l’insetto può compiere fino a 10-13 generazioni all’anno, sono necessari ripetuti trattamenti. La comparsa di resistenza e il rispetto del tempo di carenza, e quindi la problematica dei residui antiparassitari, rappresentano un problema serio per la lotta chimica. 

La cimice asiatica

La cimice asiatica ha fatto la comparsa in Italia 3-4 anni fa. E ha fatto già danni importanti, anche in Toscana, soprattutto in Val di Chiana. A Nord nel veronese, e in Romagna. Attacca prevalentemente pere, mele, pesche. 

"Esiste anche in altre zone ma se non colpisce una coltivazione specifica non se ne accorge nessuno. - spiega il Presidente di Coldiretti Toscana Fabrizio Filippi - Stiamo valutando l'impatto che hanno anche sulle olive. Può darsi che siano arrivati a causa dell'aumento delle temperature e le precipitazioni scarse".

In effetti anch'esso è arrivato probabilmente qualche anno prima, ma non risultava pericoloso. Oggi stanno provocando danni. Le cimici determinano deformazioni, alterazioni della polpa, aborto dei semi della frutta. E possono pregiudicare le produzioni di colture agrarie dalla tarda primavera a fine estate.

I danni a specie erbacee possono essere riscontrati anche su fave, piselli, soia. E pomodori, peperoni, mais, girasole.

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