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Avvistamenti di lupi nel Fiorentino, l'esperto: “Ecco perché si avvicinano ai centri abitati"

Numerosi gli episodi registrati negli ultimi giorni, con gli allevatori che lamentano una serie di attacchi al bestiame

Negli ultimi giorni sono stati numerosi gli avvistamenti di lupi nel territorio fiorentino, specialmente nel Chianti e nel Mugello, dove alcuni allevatori si sono trovati di fronte alla macabra scena dei propri animali sbranati. Una situazione che ultimamente è diventata frequente in tutta la Toscana, dove alcuni proprietari di cani si sono visti addirittura aggredire dai lupi il proprio amico a quattro zampe. 

C'è chi dice che l'avvicinamento dei lupi ai centri abitati dipende dal clima, chi perché sono affamati. In realtà, come conferma Duccio Berzi, tecnico faunistico con una grande esperienza su questi predatori, le motivazioni sembrano diverse: “Il lupo è un'animale fortemente territoriale, ovvero ogni famiglia occupa un territorio. Col crescere della popolazione, ogni branco nuovo si spinge dove non ci sono altre famiglie con cui competere. Negli anni le zone dell'Appennino sono diventate sature, e un po' alla volta sono quindi arrivati ad occupare le zone rurali, vicini ai centri abitati. Si tratta di un fenomeno di espansione naturale, legato al fatto che la specie è molto adattabile per trovare qualcosa da mangiare. Il trend di segnalazioni di attacchi su animali da reddito è in crescita, così come gli avvistamenti e gli attacchi su animali da compagnia, come i cani. Proprio nelle ultime 24 ore ci sono arrivate segnalazioni di attacchi a due cani, uno nel comune di Greve e uno nel comune di Figline. Questi sono segnali sempre più frequenti, perché la popolazione è in continua crescita”.

La questione quindi non sarebbe legata al freddo recente dell'ultima settimana, né a una situazione di fame: “Questo non sembra influire sugli attacchi e gli avvicinamenti ai centri urbani. Quello che invece può influire è la prolungata siccità estiva, perché è il periodo dove il lupo fa i cuccioli, e quindi questo aspetto può essere condizionante. Il lupo è un'animale che può vivere in montagna come sulla costa tirrenica, è una specie che si adatta con grande facilità all'ambiente circostante”.

Cosa fare quindi se ci dovessimo trovare faccia a faccia con un lupo? “Per quanto riguarda i proprietari di cani – aggiunge Berzi – il consiglio è quello di tenerli sempre al guinzaglio come prevedono le normative di legge, soprattutto nei boschi. Così come non lasciare il cane fuori in giardino, o peggio ancora legato ad una catena. Allo stesso tempo è bene non lasciare fuori ciotole con crocchette, sia per cani che per gatti. È importante anche, per chi utilizza la raccolta differenziata, conferire il sacchetto dell'umido negli orari giusti, in modo da non esporlo fuori per troppo tempo. Nel caso in cui si verificasse un incontro è molto importante non farsi vedere come una preda. So che è difficile da dire, ma è fondamentale non avere reazioni che possono scatenare l'attacco dell'animale, come mettersi a scappare. Quindi farsi vedere sicuro di sé e battere molto forte le mani sono consigli utili per non essere attaccati e rinnovare quella paura che il lupo ha nell'uomo, perché se l'animale viene scacciato, facciamo un favore anche a lui”.

Proprio in quest'ottica la Regione Toscana ha istituito un gruppo di lavoro che è possibile contattare tramite un numero WhatsApp al 366-6817138

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