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Mostra della Abramovic, Toccafondi: “No alla censura dei social contro l'arte”

Il deputato fiorentino: "Il Mibac intervenga su Facebook e Instagram"

“E' incredibile che Facebook e Instagram stiano censurando le immagini e i video postati da appassionati sulla mostra dell'artista Marina Abramović in corso a Palazzo Strozzi a Firenze solo perché ci sono due corpi nudi, mentre continuano a far passare foto e video di violenza inaudita e vere e proprie campagne di odio fondate spesso su fake news. Il Ministro dei Beni Culturali ha il dovere di farsi sentire contro questi giganti del web perché saranno sì potenti e globali ma in Italia devono rispettare la Costituzione che stabilisce che “l'arte e la scienza sono libere“. Un principio che va sempre rispettato da parte di tutti”. Con queste parole il deputato fiorentino Gabriele Toccafondi annuncia una specifica interrogazione al Mibac sul caso della censura a danno della mostra di Abramovic operata da Facebook e Instagram.

Toccafondi nell'interrogazione ricostruisce i fatti e in particolar modo ricorda come alla mostra di Firenze vi sia anche  Imponderabilia, cioè “una delle performance più celebri della storia dell'arte contemporanea” con cui “attraverso la nudità, la Abramović desidera sondare il comportamento umano”. E in quest'opera vi sono due corpi nudi di una donna e di un uomo. Ed è questo il motivo per cui Instagram e Facebook hanno deciso “di bloccare i video e le foto postate da appassionati di arte riguardanti proprio la mostra di Palazzo Strozzi”. Una decisione che per Toccafondi "desta sgomento".  

“Un'opera d'arte può piacere o no – aggiunge Toccafondi –, ma non si può cercare di cancellarla con la censura perché uno dei principi fondamentali dello Stato di Diritto è proprio quello che ci ha insegnato Voltaire: posso non essere d'accordo con quello che dici ma mi batterò sempre affinché tu possa dirlo liberamente”.

“Nel 2018, completamente invasi spesso da immagini e video drammaticamente scioccanti e violenti, due grandi social network – spiega il deputato - decidono di bloccare immagini legate ad una performance artistica, e, si presume, per la semplice nudità di due artisti performer che interpretano la Abramović”.

Palazzo Strozzi: "Marina Abramović. The Cleaner"

Da qui la richiesta al Mibac “per sapere se il Mibac è al corrente dei fatti su esposti e se ritenga opportuno inoltrare una missiva a Facebook e Instagram al fine di evitare tali vergognose censure che inevitabilmente possono arrecare danni anche economici nei confronti delle amministrazioni comunali che investono tempo e denaro in tali operazioni artistiche ma anche commerciali” conclude Toccafondi.

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