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Sesto Sesto Fiorentino / Via Frà Girolamo Savonarola

Sesto, l'Opificio delle Pietre Dure restaurerà le opere danneggiate dell'archivio della ceramica

Sono trecento le opere interessate dal restauro che si svolgerà nei nuovi locali di via Savonarola

Trecento opere della Collezione Fantechi, saranno restaurate dall'Opificio delle Pietre Dure, grazie ad una convenzione che il comune di Sesto Fiorentino stipulerà con il laboratorio fiorentino. Le opere oggetto del restauro saranno quelle danneggiate durante l'incendio del 2011. La giunta ha già approvato i termini dell'operazione nell'ultima seduta, che non graverà sulle casse comunali perchè verrà finanziata dalla polizza assicurativa a copertura dei danni. Il complesso intervento sarà effettuato all'interno dei nuovi locali in via Savonarola, i tecnici dell'Opificio si sposteranno là e la varie fasi dell'intervento saranno aperta anche agli studenti che vorranno recarsi in visita. Un intervento con una doppia valenza, da una parte il recupero e la valorizzazione della tradizione ceramica sestese e dall'altra la promozione del patrimonio verso le giovani generazioni.

Le opere danneggiate nel 2011 dall'incendio che si sviluppò nei locali attigui a quelli dell'Archivio, allora con sede all'Osmannoro, furono 690 opere in gesso.

La nuova sede dell’archivio si trova in Via Savonarola ed è stata inaugurata nell’aprile scorso e conserva modelli e forme in gesso, bozzetti e spolveri, un’ampia documentazione fotografica che documentano la storia e l’attività produttiva di alcune delle più prestigiose manifatture sestesi operanti tra la fine dell’Ottocento e gli anni ’50 del Novecento.

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