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Wi-fi libero, il Comune risponde a Più Scandicci

Oggetto del contendere, il fatto che la reti wi-fi della Asl e della Rsa non siano libere, ma accessibili sono con password

Dopo l'annuncio da parte del Comune di Scandicci di estendere il wifi libero in alcuni punti del territorio comunale, il consigliere di Più Toscana Alessandro Martini questa mattina ha presentato un 'interrogazione a risposta scritta al Sindaco Simone Gheri per capire a che punto è questo progetto.

“L’Amministrazione comunale ha più volte pubblicizzato, anche a messo stampa locale – si legge in una nota del consigliere di Più Toscana - l’intenzione di estendere la connessione internet alla rete wi-fi libera su gran parte del territorio comunale. Intenzione che ad oggi non sono seguiti atti concreti”.

L'interrogazione di Martini, parte dal fato che nella struttura pubblica di Via Vivaldi comprendente il Distretto Asl e la Rsa Acciaiolo sono presenti 2 reti wi-fi entrambe bloccate e con chiave di accesso.

“Siamo convinti che sia per i cittadini pazienti della Asl e/o i loro accompagnatori in attesa di visite mediche – continua Martini - sia per gli ospiti ed i loro familiari della Rsa, se ci fosse la possibilità di poter fruire del connessione “gratuita” in rete wi-fi questa opportunità rappresenterebbe un servizio utile per 'ottimizzare' il tempo di attesa e la degenza degli ospiti della RSA meno isolata avendo a disposizione uno strumento di comunicazione ormai divenuto di uso corrente”.

Pronta la risposta dell'amministrazione comunale che arriva con l'assessore all'innovazione Gabriele Coveri: “Avevamo già pensato di interessare la Asl e stiamo procedendo con i contatti, ma ci sono tre ordini di problemi. Il primo è che non è competenza del comune ma della Asl, il wifi libero è dove il comune ha la competenza quindi le piazze, la biblioteca, il centro dell'impiego; il secondo è il fatto che wifi Firenze è un progetto della Provincia quindi dobbiamo chiedere l'autorizzazione e poi anche la linea internet, la Asl ha una sua linea. Provvederemo ma ci sono tempi tecnici da rispettare, ma ci avevamo già pensato”.

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