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Casellina: terza corsia e largo spontini progetti mai finiti

Denuncia del consigliere comunale Più Scandicci Alessandro Martini e del consigliere di quartiere Giovanni Surace

“Terza corsia A1 e largo Spontini sono progetti che sono rimasti solo sulla carta” è questa la denuncia lanciata dal consigliere comunale di Più Scandicci Alessandro Martini e Giovanni Surace consigliere Udc Del Quartiere Giogoli-Vingone.

Entrambi i progetti riguardano Casellina, dove gli abitanti devono fare i conti con il traffico e poi la riqualificazione di largo Spontini annunciata e mai partita.

“La terza corsia è terminata, almeno il nastro di asfalto – spiegano Martini e Surace -  il pedaggio aumentato, ma i lavori di compensazione sono fermi e non si conoscono i tempi per la sua completa realizzazione. L'Amministrazione Comunale non gioca nessun ruolo ed i cittadini continuano ad avere disagi”.

I lavori di compensazione per la terza corsia dovevano essere uno spazio verde attrezzato e molte altre aree pubbliche come spiega il consigliere Martini: “un giardino pensile di 17 mila metri quadri, giochi per bambini, una pista di skateboard di 850 metri, una pista ciclabile di altri 330, una piazza pavimentata di 2300 metri quadri, aree a prato per altri 9330 ed un parcheggio con 55 posti auto. Almeno secondo quanto pubblicizzato dall’Amministrazione nel 2008, ma tutto rimasto sulla carta. I lavori dovevano essere effettuati da Società Autostrade”.

Tutte opere di alto valore ambientale e sociale “che come obiettivo avevano quello di abbattere parte dell’inquinamento acustico e dell’impatto ambientale e visivo sul quartiere di Casellina e sui residenti ma ad oggi la galleria artificiale di Casellina rimane un desolante muro simile ad un eco mostro in un paesaggio di pianura”.

 

Casellina terza corsia largo spontini

Su Largo Spontini, il progetto doveva partire nel 2010, secondo i consiglieri Martini e Surace, “ma oggi l’area è ancora una piscina di fango abbandonata a sé stessa”. Il progetto di riqualificazione dovrebbe ricomprendere tra le altre cose 120 parcheggi pubblici, verde attrezzato e riorganizzazione degli spazi pedonali e della viabilità.

“Crediamo che una attenta riflessione – concludono Martini e Surace -  ed un mea culpa da parte dell’Amministrazione sulle responsabilità amministrative e politiche sarebbe doveroso per il rispetto che si deve ai cittadini che si amministra”.

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