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Scandicci Scandicci / Piazza della Resistenza

Ex-Isi, pressing della Regione sul Ministero per assicurare la mobilità ai lavoratori | FOTO

I lavoratori hanno presidiato il Comune di Scandicci ed hanno occupato i binari della tramvia per alcuni minuti. Sul posto polizia municipale e carabinieri

E’ arrivata a metà pomeriggio la notizia che la Regione Toscana sta facendo pressing sul Ministero per assicurare la mobilità a tutti i lavoratori della ex Isi.

“Abbiamo concordato con il ministero – spiega l’assessore alle attività produttive formazione e lavoro Gianfranco Simoncini – la possibilità di coinvolgere i lavoratori esclusi in un progetto, attraverso Italia Lavoro, grazie alle risorse di cui la Regione ha già la disponibilità sul programma nazionale Welfare to Work, ovvero circa 2 milioni e 250 mila euro. In questo modo sarà possibile, oltre che in attività finalizzate alla ricollocazione, assicurare loro anche un sostegno al reddito".

Dalla Regione Toscana e dalla Fiom arriva l'invito ai lavoratori di recarsi comunque ai centri per l'impiego per iscriversi alle liste di mobilità.

Ma la giornata per i lavoratori della Ex - Isi è iniziata prima delle 10, con il presidio al palazzo comunale di Scandicci. Una mattina che si è preannunciata da subito molto calda, con i lavoratori della ex Isi che non intendevano andarsene se non con una risposta o con una spiegazione di quello che stava succedendo.

Poco dopo le dieci un gruppetto di manifestanti si è staccato per occupare per qualche minuto i binari della tramvia in direzione del deposito. Sul posto sono intervenuti polizia municipale e carabinieri. Dopo il mini blocco tutto il gruppo dei lavoratori è salito negli uffici del comune occupando simbolicamente la stanza del sindaco Simone Gheri. La protesta è scaturita dall’arrivo delle ultime 120 lettere di licenziamento recapitate ad inizio settimana.

“Ci sono 120 lavoratori – commenta l’assessore comunale  attività produttive e commercio Andrea Giorgi- 120 famiglie che per dei cavilli sono fuori dagli ammortizzatori sociali e dalla mobilità. La Regione ha già inviato una lettera al sottosegretario Carlo dell’Aringa. Noi facciamo un appello al governo perché tenga conto degli approfondimenti della Regione e perché si attivi per superare e colmare questa disparità di trattamento”.

“Siamo stati dimenticati e per un cavillo voluto dalla Electrolux – spiegano gli operai -120 di noi non sono stati trasferiti subito in Isi e non hanno potuto maturare le 26 settimane di lavoro prima che l’azienda fallisse. Questo è un paradosso, l’ultima beffa e noi non ci stiamo a farci trattare ancora così”.

Durante l’occupazione, il primo cittadino Simone Gheri ha immediatamente contattato prima il deputato Dario Nardella  e poi il segretario del Pd Matteo Renzi.

Protesta lavoratori ex Isi al Comune di Scandicci

“Chiedo al Ministro del Lavoro Enrico Giovannini un’immediata soluzione per i 120 ex lavoratori Isi – commenta il sindaco di Scandicci Simone Gheri al termine dell’incontro con i lavoratori -  licenziati e senza diritto alla mobilità, all’interno dell’accordo ministeriale firmato nel 2008. Il caso particolare dei 120 lavoratori è dovuto proprio al non rispetto di quell’accordo da parte degli imprenditori”.

Il sindaco Gheri già nella serata di giovedì sera aveva inviato una lettere al Ministro per chiedere un incontro con sindacati e istituzioni, finalizzato alla concessione in deroga della mobilità a tutti gli ex lavoratori. Questa mattina la stessa lettera è stata inviata anche ai Presidenti delle Commissioni Lavoro della Camera Cesare Damiano e del Senato Maurizio Sacconi.

“Qui c’è una situazione che è alla fine di una vicenda drammatica – spiega Stefano Angelini della Fiom Cgil Firenze –che dura da più di quattro anni e che vede lavoratori stanchi e disperati. Il dramma è che con queste lettere e con questa decisione si è creata una divisione tra lavoratori. Chiediamo alla politica di rimediare a questa situazione, di ripristinare l’uguaglianza tra i lavoratori”.

Durante l’incontro con il sindaco i lavoratori hanno annunciato che lunedì organizzeranno un presidio sotto la sede Inps in viale Belfiore a Firenze e non hanno escluso altre iniziative.

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