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Nuova legge governo territorio,: "Collaborazione istituzionale e semplificazione delle procedure

Il presidente Anci Toscana Cosmi e il responsabile Urbanistica Gheri intervengono nella prima occasione pubblica di presentazione della proposta di legge passata in giunta regionale e che ora deve avere l'approvazione del consiglio

"Partivamo da posizioni molto diverse tra Regione e Comuni e siamo arrivati ad un testo condiviso, per quanto perfettibile, da portare all'attenzione del Consiglio regionale. La sfida che abbiamo colto è quella del contrasto al consumo di suolo in territorio aperto da un lato e dall'altro una semplificazione delle procedure e degli iter burocratici in territorio urbanizzato, per incentivare il recupero del già costruito" lo ha ricordato il responsabile urbanistica di Anci Toscana Simone Gheri, sindaco di Scandicci ripercorrendo l'iter che ha portato alla messa a punto di una nuova proposta di legge sul governo del territorio licenziata dalla Giunta regionale e che andrà ora all'esame del Consiglio e che in questi giorni viene presentata pubblicamente durante l'iniziativa Dire & Fare.

Gheri, inoltre sottolinea un altro punto e più precisamente quella della collaborazione. "Non ci piaceva l'idea del controllo ferreo da parte della Regione – continua il primo cittadino di Scandicci non che responsabile urbanistica Anci Toscana - preferiamo una collaborazione fin dall'inizio di tutte le istituzioni, con il comune che si muove dentro la cornice del PIT e dei Piani provinciali. Spetta al Comune definire e mettere nei propri piani quella linea di demarcazione tra territorio aperto e urbanizzato, mentre la conferenza di copianificazione consentirà di avere una visione di insieme e di definire meglio il concetto di perequazione in termini di oneri urbanistici".

Un altro elemento che vede la soddisfazione ed il favore di Anci, aggiunge Gheri è "la formalizzazione dei piani strutturali intercomunali, volontari e incentivati", mentre l'impegno politico tra Regione e Comuni è quello di tornare su alcune questioni non affrontate nella legge e che necessitano in parte anche di un confronto con il governo: "il vincolo paesaggistico, da alleggerire in alcune realtà dove non ha più senso che ci sia, la maggiore semplificazione possibile rispetto a VIA e VAS, la questione delle norme idrauliche, troppo ferree in talune situazioni".

Il sindaco di Scandicci conclude ribadendo che per aiutare chi vuole investire sul territorio e rilanciare lo sviluppo la parola d'ordine deve essere semplificazione: "Nessuno vuole saccheggiare il territorio, ne tantomeno creare mostri, ma dobbiamo dare una mano a chi vuole investire sul territorio, altrimenti il Paese non riparte".

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