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Scandicci Scandicci / Piazza Giacomo Matteotti

Scandicci, mostra sui reperti di una necropoli rinvenuti nella zona industriale

Il percorso sarà inaugurato sabato prossimo al piano terra dell'ex archivio in piazza Matteotti adesso Urban Center

Una mostra archeologica dedicata ai rari reperti di una necropoli etrusco romana rinvenuti nella zona industriale. “Voci della Terra. La Necropoli dell'Olmo a Scandicci”, questo il titolo del percorso espositivo che sabato prossimo sarà inaugurato nel nuovo spazio Fabbrica dei Saperi Scandicci Cultura e la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, in collaborazione con il Gruppo Archeologico di Scandicci e che resterà aperta fino al 12 ottobre 2014.

Si tratta del primo evento che verrà ospitato al piano terra dell'ex archivio storico comunale in Piazza Matteotti adibito ad Urban Center.

Un mostra che documenterà 52 sepolture, tra cui 22 inumazioni entro anfora, 12 entro fossa terragna e 14 olle cinerarie.

“Nel maggio 2012 Scandicci, grazie alla segnalazione del Gruppo Archeologico Scandiccese – spiegano gli organizzatori -la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana procedeva all'indagine di emergenza di una estesa necropoli etrusco-romana che affiorava laddove si era proceduto allo scavo di due nuovi edifici industriali”.

La mostra sarà aperta dal 17 a 31 maggio giovedì,venerdì e sabato dalle 16 alle 19, domenica dalle 10 alle 12; mentre dall’1 giugno al 19 luglio giovedì, venerdì e sabato dalle 20 alle 24, domenica dalle 10 alle 12; dal 18 settembre al 12 ottobre giovedì, venerdì e sabato dalle 16 alle 19, domenica dalle 10 alle 12. L’apertura fino al 12 ottobre 2014 è garantita dai volontari del Gruppo Archeologico Scandiccese.

“La necropoli copre un ampio excursus cronologico compreso tra tardo ellenismo e tardo impero- continuano gli organizzatori -. All'epoca ellenistica (III-II secolo a.C.) si datano sepolture a incinerazione entro olle con corredi piuttosto ricchi, in parte sconvolte a seguito del riutilizzo dell'area in età romana. Si segnala, tra i materiali, un orecchino aureo a testa leonina finemente modellata, databile tra fine IV e III secolo a.C. Per l'epoca romana, caratterizzata da sepolture sostanzialmente prive di corredo e dunque appartenenti a una fascia medio-bassa della popolazione, ancora agli anni finali del I secolo a.C. riporta un piatto in sigillata italica con bollo entro cartiglio rettangolare appartenente a Sestius Dama, attivo ad Arezzo intorno al 20 a.C”.

Durante la mostra sarà possibile richiedere aperture straordinarie in orario mattutino, con un minimo di 20 persone, da concordare con il gruppo archeologico scandiccese. Anche le scuole potranno prenotare visite guidate, come percorsi e laboratori ad hoc in linea con i programmi scolastici.

Nel mese di luglio, inoltre, sono previsti incontri culturali e presentazioni di libri nell'ambito del programma 2014 a cura del Ministero dei Beni Culturali de Le notti dell'Archeologia. 

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