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Scandicci

"Freedom...imparare la libertà" a Scandicci

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FirenzeToday

Un interessante serata quella che si è svolta il 4 Aprile presso il Cinema Teatro Aurora di Scandicci, sul palco è andato in scena "Freedom…imparare la libertà". In una fantomatica classe di scuola, Colombo veste i panni di un professore che dialoga con i suoi allievi sul tema della libertà. Ad intervallare la conversazione l' entrata in scena del bidello (il rapper Tommaso Piotta) che, con DJ Neeto, canta canzoni di protesta, così come la musica rap sa fare (le canzoni sono tratte dagli ultimi dischi dell' artista).

Due banchi, una lavagna con su scritto "Freedom" e sullo sfondo i simboli di libertà come l' albero di ulivo con attaccati dei fogli della Costituzione e l' immagine che illustra Don Chisciotte e Sancho Panza che ci evocano la delusione che l' uomo subisce di fronte alla realtà.

Molte le citazioni da 'La leggenda del Grande Inquisitore' di Fedor Dosoevskij al Piccolo Principe. Tanti i temi sui quali Colombo ci invita a riflettere, tutti accomunati dal leit motiv della libertà. Parte ponendo l' accento sulla Costituzione, quella Costituzione che è stata fatta combattendo nelle trincee e verso la quale oggi molti di noi si sentono distanti, c'è disinteresse alla politica dice, indifferenza, ma i nostri "padri" si sono battuti per darci quei diritti, citando Calamandrei, ci ricorda che la Costituzione ha bisogno di essere costantemente alimentata, difesa, letta.

L' articolo 2 parla della libertà. Ma "che cos'è la libertà?", la libertà è poesia, ma molti poeti sono morti per la libertà e viceversa. "La libertà è fare ciò che si vuole" ma non si può fare ciò che si vuole, non si può tornare a casa volando per esempio, non abbiamo le ali… ecco quindi che c'è una prima restrizione, quella di essere "essere umani". Possiamo vivere senza regole? ci si interroga, no, non possiamo, ci sono milioni di regole, basta pensare per esempio a quelle linguistiche, non possiamo pronunciare parole senza rispettare le regole grammaticali, non ci capirebbe nessuno. Anche l' ora legale è una regola, se non vi attenessimo saremmo in difficoltà. L' essere umano è quindi un essere sociale, per questo sono state create delle regole che possono aiutarlo a vivere in una comunità.

Un dittatore è libero di fare quello che vuole … ma vive in un paese oppresso.

Colombo ci fa notare che nella nostra Costituzione i doveri servono i diritti, se nessuno pagasse le tasse non si potrebbero soddisfare il diritto all' istruzione, alla sanità, alle strade, ad avere le fognature.

Ed ecco che libertà è "poter dire quello che si vuole" ma per poterlo fare qualcuno ha il dovere di non tapparci la bocca. Sullo sfondo scorrono le immagini del Rivoltoso Sconosciuto, simbolo della protesta di Piazza Tienanmen dell' 89. Studenti, intellettuali e operai della Repubblica Popolare Cinese scesero in piazza per la loro libertà, avvenimento successivamente "represso e occultato" in Cina…

Lo studente (Cosimo Damiano Damato) affronta poi il tema dell' eutanasia leggendo una lettera scritta da Piergiorgio Welby. Il Professore citando l' articolo 32 fa notare che si ha il diritto di doversi curare e non l' obbligo. Parla poi delle società a schema piramidale, in alto coloro che possono e in basso quelli che devono. L' articolo 3 della nostra Costituzione ci dice che in Italia abbiamo diritto a vivere in una società a schema orizzontale...

"La libertà è partecipazione" canta Gaber. La studentessa (Sara Colombo) ci ricorda i fatti del G8 di Genova: lì i diritti di coloro che erano presenti pacificamente sono stati calpestati.

Ci si interroga se allora si è liberi all' età di 3 giorni. Ma no, dipendiamo dagli altri, non sappiamo fare niente se non strillare. Per raggiungere la libertà dobbiamo istruirci, se imparo a camminare posso muovermi per poter arrivare al frigo e mangiare.

"La libertà -dice Colombo- arriva attraverso un processo di istruzione continua". L' istruzione rende liberi e la scuola in questo ha un ruolo fondamentale.

La denuncia va poi a quel processo di omologazione che a volte subiamo nel corso della nostra educazione. Il progresso a volte, anzi molte volte, passa attraverso la trasgressione, "l' obbedienza non è più una virtù" dice il Professore citando Don Milani.

Come siamo arrivati alla Costituzione? Ci sono volute 2 guerre mondiali, poi ci siamo dovuti sedere, dialogare e riconoscere la dignità di ogni cittadino.

Erika Gherardotti

Recensione di "Freedom … imparare la libertà"

"Freedoom…imparare la libertà" di Gherardo Colombo e Cosimo Damiano Damato

Recensione di Erika Gherardotti.

Di Gherardo Colombo e Cosimo Damiano Damato

Regia Cosimo Damiano Damato

Performance live di Tommaso Piotta

Con Sara Colombo, DJ Neelo, Cosimo Damiano Damato

Una produzione Promo Music

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